giovedì 31 maggio 2007

Cursus Honorum

In questo ultimo periodo non si parla d'altro di politica. Allora mi sono domandato che tipo di carriera doveva fare un uomo politico dell'antica Roma.
Il cursus honorum era l'ordine sequenziale degli uffici pubblici tenuti dall'aspirante politico sia nella Repubblica Romana che nei primi anni dell'Impero romano. Ogni ufficio aveva un'età minima per l'elezione. C'erano intervalli minimi per tenere uffici successivi e leggi che proibivano di reiterare un ufficio.

Il cursus honorum cominciava ufficialmente con dieci anni di servizio militare nella cavalleria romana (gli equites) o nello staff di un generale che era un parente o un amico della famiglia.
A Roma non c'era niente che assomigliasse ad un moderno partito politico. I candidati erano scelti per la reputazione personale e per quella della loro famiglia. I candidati che provenivano dalle famiglie più anziane erano favoriti perché potevano usare le abilità dei loro antenati per la loro propaganda elettorale.

I seguenti passaggi del cursus honorum erano realizzati tramite elezioni dirette che si svolgevano annualmente.
Questore (quaestor). I candidati dovevano avere almeno 30 anni. Da otto a dodici questori servivano nella amministrazione finanziaria a Roma o come secondi dei governatori. L'elezione a questore portava con sé, a partire dalla tarda repubblica, l'automatica ammissione tra i membri del Senato.
Edile (aedilis). A 36 anni, gli ex questori si potevano candidare per l'elezione ad una delle quattro cariche. Gli edili avevano responsabilità amministrative a Roma, principalmente di carattere infrastrutturale, e spesso organizzavano giochi alla fine della carica. Gli edili erano solitamente due patrizi e due plebei. Questo passaggio era facoltativo.
Pretori (Praetor). Ne erano eletti sei tra gli uomini di almeno 39 anni. Principalmente avevano responsabilità giudiziarie a Roma. Tuttavia potevano anche comandare una legione e avere l'incarico di governare, alla fine del loro mandato, province non assegnate ai consoli.
Console (consul). La carica era la più prestigiosa di tutti ed rappresentava il vertice di una carriera riuscita. L'età minima era 42 anni. I nomi dei due consoli eletti identificavano l'anno. I consoli erano responsabili dell'agenda politica della città, comandavano eserciti di grandi dimensioni e governavano, alla fine del loro mandato, province importanti. Un secondo mandato come console poteva essere tentato solo dopo un intervallo di 10 anni.
Censore (censor). Unica carica con una durata di 18 mesi anziché i 12 usuali. I censori venivano eletti ogni cinque anni ed anche se la carica non aveva l'imperium militare, era considerata un grande onore. I censori erano responsabili dello stato morale della città, avviavano grandi lavori pubblici e, ultimo ma non meno importante, selezionavano i membri del Senato e potevano decretarne l'espulsione, la causa più frequente era l'indebitamento eccessivo di un membro del Senato.
Aver tenuto ogni carica all'età più giovane possibile (in suo anno) era considerato un grande successo politico, poiché mancare la pretura a 39 anni significava che si sarebbe potuti diventare console solo a 42.
Al di fuori del cursus honorum esistevano altre cariche: Governatore (gubernator) (Proconsole),
Pontefice massimo (pontifex maximus), Princeps senatus (presidente del Senato) e Tribuno della plebe.

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