Mentre mi recavo per lavoro presso gli uffici del Quirinale sono passato per via XXIV Maggio è ho notato la facciata di una chiesa ma vista prima (ovviamente colpa mia).
La targa sulla porta riportava San Silvestro al Quirinale .
Dalle mie ricerche su internet ho scoperto che la data della costruzione dovrebbe essere nel IX secolo, anche se risulta menzionata per la prima volta solo nel 1030.
In origine fu chiamata Santo Stefano in Caballo (dall'antico nome del colle che la ospita, Monte Cavallo), poi in Arcioni.
Nel 1524 la chiesa venne ricostruita e affidata, con l'annesso convento, ai frati domenicani, e poi, nel 1566, ai padri teatini che ne fecero la loro casa di formazione per i novizi.
Il rifacimento ottocentesco fu dovuto alla espansione urbanistica della nuova capitale intervenuta a fine Ottocento quando vennero demolite la facciata e le prime due cappelle.
La chiesa si trovò inoltre a essere sopraelevata di circa 9 metri rispetto al nuovo piano stradale. Il problema dell'accesso fu risolto lasciando un portale "teatrale" sul piano strada e costruendo una scala interna (con ingresso da un portoncino a fianco) per accedere alla chiesa.
L'ingresso in questo modo non è più frontale, come normalmente accade, ma avviene, dopo aver salito due rampe di scale discretamente ripide, dal transetto sinistro, con un singolare effetto di spaesamento.
L'interno è a croce latina e navata unica, con due cappelle per lato, cupola e profondo presbiterio. Il soffitto a cassettoni, dorato e decorato con scene bibliche. Addossati alla controfacciata sono i monumenti funebri al cardinale Federico Cornaro (dello scultore Giovan Battista Della Porta) e a Prospero Farinacci.
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