in anteprima su Corriere.it le gallerie ipogee e il terzo livello
Visitabili da agosto i settori sotto l'arena off limits da quarant'anni. E per la prima volta dagli Anni '30 i turisti saliranno al terzo livello dell'Anfiteatro Flavio
Il Colosseo come non si è mai visto. L’appuntamento è per agosto, riaprono i settori off limits del grande Anfiteatro Flavio chiusi da sempre e finalmente restaurati per consentire ai visitatori di andare oltre il giro canonico dei primi due ordini lasciando da parte sotterranei e parti alte del grande monumento. Corriere.it ha visitato in anteprima l'itinerario, che propone in un video sul sito.
L’evento è reso possibile dai primi quattro cantieri di restauro avviati dal commissario all’area archeologica Roberto Cecchi, finanziati con 1,7 milioni di euro. Imminente l’apertura di altri tre nuovi cantieri finanziati con ulteriori 760 mila euro. Ma la scommessa decisiva è affidata a un piano ancora da finanziare, con 23 milioni di euro, col quale ripulire l’intero monumento, dotarlo di una nuova recinzione e di impianti più moderni.
NUOVA VITA TRA GLI IPOGEI Intanto il Colosseo si avvia verso una nuova vita. Riaprono dunque entro agosto parti consistenti degli ambienti ipogei (che furono visitabili per un breve periodo soltanto negli Anni '70), il settore più affascinante e nascosto, e nella parte superiore, sopra il secondo ordine, la galleria di raccordo col terzo ordine e il terzo ordine stesso (l'area era chiusa dagli Anni '30) che consentirà una visione spettacolare dell’impianto.
Nelle sezioni coinvolte la parte che viene messa a disposizione dei visitatori è circa un terzo del totale della superficie, ma già così è un vero evento. «Una vera novità – sottolinea Rossella Rea della sovrintendenza archeologica, direttore del monumento, che con Barbara Nazzaro tiene a battesimo il rinnovamento -. Sono al Colosseo dal 1985 e purtroppo finora non eravamo mai riusciti ad allargare il giro delle visite».
SOTTO L'ARENA DELLE BELVE - Gli ambienti ipogei sono certamente il nucleo più affascinante della visita. Sotto il piano dell’arena c’è infatti una parte delle strutture in cui si preparavano le scenografie. In questi ambienti ci sono ancora i resti dei montacarichi, circa ottanta alloggiamenti che permettevano di far salire nell' arena i macchinari o gli animali impiegati nei giochi.
Restano, mirabili, parecchie basi in bronzo, insieme a pavimenti in piccoli laterizi di «opus spicatum», capitelli, statue di marmo, sarcofagi. Da là sotto è uscito di tutto un po': dadi, lucerne, epigrafi, ossa animali, ceramiche, un fornelletto, spilloni, colonne, cornici.
LA DARSENA ALLAGATA - Poco oltre c’è la darsena che usava due corridoi che venivano allagati. Di grande impatto poi sul retro del monumento l’ingresso sotterraneo con la galleria collegata con il «ludus magnus». Il passaggio, che è stato riscoperto alla fine dell' 800, è sovrastato da quattro enormi architravi massicci a secco con enormi blocchi di travertino incastrati l'uno dentro l'altro e rimasti sopra le teste a mostrare l'altissima creatività dei costruttori romani.
ELEFANTI E RINOCERONTI - Da lì passavano gli elefanti e i rinoceronti. Perchè negli ipogei vivevano gli altri animali feroci : almeno 80 a giudicare dal numero di montacarichi ritrovati. Nelle parti superiori che riapriranno in agosto, i visitatori verranno accolti dalla Galleria di raccordo col terzo ordine, una struttura coperta, l’unica dell’anfiteatro e la più ben conservata. Da lì si salirà al terzo ordine, il più alto del Colosseo.
Si trova subito sopra l’Attico, in cui sono in corso lavori di restauro e che non è visitabile. Ma già dal terzo ordine l’effetto è stupefacente. Con grande soddisfazione dei sei milioni di visitatori che ogni anno entrano nel monumento.
Per l'articolo del corriere clicca qui
Nessun commento:
Posta un commento