mercoledì 6 maggio 2009

La mente di Leonardo


Come avevo pubblicato con il post del 22 aprile scorso la mostra su Leonardo da Vinci è approdata a Roma nella prestigiosa sede di Palazzo Venezia e ieri, che avevo un paio d'ore libere mi sono concesso il piacere di andarla a visitare.

All'ingresso in via del Plebiscito, 118, dopo una lunga scalinata si raggiunge il ticket office. Il costo del biglietto è di 9 euro ma ci sono moltissime possibilità per avere le riduzioni (7 euro) per alcuni convenzioni (ne avevo tre: socio Coop, socio FAI e socio Gambero Rosso). Con mio disappunto ho saputo che non è stata prevista un'audioguida.

L'organizzatore, Paolo Galluzzi, si è prefissato l'obiettivo di accompagnare il visitatore alla scoperta del genio di Leonardo, invitandolo ad esplorare il suo modo di pensare attraverso filmati e riproduzioni ad alta definizione, modelli funzionanti costruiti con rigore e con tecniche e materiali storicamente plausibili, postazioni digitali che danno accesso a contenuti interattivi, visualizzazioni virtuali di opere perdute di Leonardo.

Nella realtà devo dire che l'allestimento mi è piaciuto anche se il percorso è breve (un'ora in tutto) e gli strumenti multimediali sono soddisfacenti, ma le spiegazioni vicino le opere sono un po' striminzite.


Mi hanno affascinato i video sull'uomo vitruviano e sul dipinto dell'Ultima cena. Interessanti anche le attrezzature allestite per spiegare gli studi del Genio sia sulle prospettive che sul principio delle ramificazioni.

Al termine della visita sono stati previste due sale dove vengono proiettate dei video su alcune opere.
In conclusione la mostra mi ha soddisfatto ma credo solo perché conoscevo le opere e le invenzioni di Leonardo da Vinci in modo elementare e l'esposizione mi ha molto incuriosito. Avverto, però, chi conoscesse meglio le opere di Leonardo, di evitare di visitare la mostra che sarebbe inutile.

PS:
L'uomo vitruviano è un disegno iniziato nel 1490 e attualmente conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
In geometria, le figure da sempre ritenute "perfette" sono il quadrato e il cerchio, tanto che quadrare il cerchio è stata un'impresa che molti hanno tentato fino all'Ottocento, quando ci si è accorti che tale operazione matematica è impossibile.

Leonardo è riuscito a costruire, partendo da questo cerchio anche un quadrato (che tocca piedi e mani del suo "uomo vitruviano"). In questo modo, il famoso disegno di Leonardo, che fino ad oggi è sempre stato collocato nell'ambito dei tradizionali studi sulle proporzione umane, viene a rivelarsi un disegno matematico. La centralità dell'uomo nel pensiero dell'artista è punto focale di quest'opera.

Ma perché Vitruviano? Chi era Vetruvio?

Marco Vitruvio Pollione (c. 80/70 a.C. – 23 a.C.) è stato un architetto e scrittore romano.
Ex ufficiale sovrintendente alle macchine da guerra sotto Giulio Cesare ed architetto-ingegnere sotto Augusto (aveva progettato e costruito la basilica di Fano), è l'unico scrittore latino di architettura la cui opera sia giunta fino a noi. La sua autorità in campo tecnico e architettonico è testimoniata dai riferimenti alla sua opera presenti negli autori successivi come Frontino.
Scrisse il trattato De architectura (L'architettura), in 10 libri, dedicato ad Augusto (che gli aveva concesso una pensione), probabilmente tra il 27 e il 23 a.C.
L'edizione dell'opera avvenne negli anni in cui Augusto progettava un rinnovamento generale dell'edilizia pubblica. Tale trattato, riscoperto e tradotto in epoca rinascimentale (1414) da Poggio Bracciolini per primo, è stato il fondamento dell'architettura occidentale fino alla fine del XIX secolo.

3 commenti:

Michele ha detto...

Ottimo post, complimenti.

PS è intile andare alla mostra, hai raccontato tutto tu!!

Michele

Anonimo ha detto...

...io vado lo stesso.

Giuseppe

Anonimo ha detto...

Bella descrizione che invoglia a visitare la mostra.
Angela

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