Sono ritornato al ristorante Open Colonna sito all'ultimo piano del Palazzo delle Esposizioni.
Nonostante ci fossi già stato il mese scorso con Michele e la mia valutazione fosse stata negativa ho voluto tornarci con il solito Michele e con Giuliana.
Questa volta ho scelto il menù del giorno ma se la volta scorsa non ero rimasto entusiasta oggi sono veramente deluso.
Ho mangiato zuppa di ceci al baccalà (sufficiente), arista con zucchine (mediocre) mousse al caffè (vergognosa: con i dolci non ci siamo proprio) mentre Giuliana ha preferito come secondo il tacchino (che morte inutile!).
Il tutto con un servizio pessimo (i camerieri sembravano disabili mentali) e un tempo di attesa veramento esagerato per una pausa pranzo (65 minuti!).
Caro Antonello Colonna la bellezza del posto è importante ma il cibo che servi è fondamentale!
Pertanto segui più da vicino il cibo e il servizio che così non va.
Non credo che ci rivedremo!
6 commenti:
Sono stata a pranzo al tanto blasonato locale di Colonna a Roma, l'Open Colonna, e siccome avevo letto su diversi blog giudizi molto negativi, avevo un'aspettativa molto bassa...ebbene è riuscito ugualmente a deludermi!!! Di grande impatto il posto certo, peccato che per tutto il pranzo interminabile, nonostante fossero solo due portate, ho avuto un sole accecante dritto negli occhi e che ho sentito tutti i discorsi fatti sia dagli occupanti del tavolo di destra che da quelli del tavolo di sinistra...una promiscuità inaudita! Poi che dire, i camerieri erano vestiti tutti disuguali, ogni tanto arrivava una ragazza che forse veniva a servire così come era uscita da casa, abbiamo chiesto due o tre volte informazioni su che fine avesse fatto il nostro pranzo e i camerieri (veramente disabili mentali e presi direttamente dalla piazza) si sono ben guardati anche solo di rispondere che non lo sapevano. Che dire dei cuochi: ne uscivano continuamente due dalla cucina e si avvicinavano al buffet (che era concettualmente collocato male, perché era meglio che fosse posto vicino alla cucina), ma lo guardavano soltanto perché non si sono accorti in nessuna delle dieci visite che il macinino del sale non funzionava e che l'olio e il pane erano terminati! Per non parlare della mozzarella tagliata a cubetti e poi rimessa nell'acqua, dei tre tipi di insalate di riso dove cambiava soltanto il piatto di portata e la decorazione...continuo? I dolci...che scempio! Inesistenti, improponibili! Due note positive però le ho trovate: buono il caffè e raffinato ed elegane il centrotavola...un pò poco per uno chef come lui non credete? A parte l'ironia credo che non sia stata una scelta tanto felice quella di mettere il suo nome a firma di quella...tavola calda ripulita!
Veronica ti ringrazio del commento.
Sono stata all Open Colonna per il Brunch, l'atmosfera è molto carina, ma il brunch è stato deludente. Piatti freddi, francamente abbastanza scontati, servizio così così, ma vero è un brunch, e in più il Sig. Colonna chiacchierava al tavolo con degli amici.
Vorrei tornarci a cena vediamo se migliora.
Grazie per la tua recensione
confermo il giudizio negativo: il brunch è stato deludentissimo, per la scelta dei piatti (da trattoria di paese), la realizzazione (appena mediocre), il servizio (carta dei vini recitata a voce da una giovane chiaramanete sprovveduta, senza menzione delle cantine), i dolci tutti troppo dolci e 'burrosi'. Francamente, per 28 euro + 7 di vino (al bichiere) si potrebbe legittimamente aspirare a qualcosa di migliore. Peccato per l'occasione sprecata, perché il posto è bello, ampio e luminosissimo, con uno spazio per i bambini al centro che favorisce le uscite in famiglia e merita la segnalazione. Conviene ad Antonello Colonna rovinarsi in questo modo la reputazione?
Ciao.Io ci ho lavorato da colonna, il posto è molto bello ma la cucina fa pietà...vuole fare il futurista e poi piglia il personale dalle cooperative, quasi tutti impreparati e giustamente svogliati perche poco retribuiti...purtroppo le cooperative che offrono lavoro subordinato sono il cancro di posti come l'open...una volta si assumevano le persone, si facevano crescere all'interno del posto le si educavano a dare il meglio e quando avevano aquisito le giuste capacita diventavano parte integrante del luogo.adesso per risparmiare si prende personale a basso costo(quasi tutti studenti)a discapito della qualità.Poi voglio dire...che bisogno c'è di risparmiare se un calice di vino te lo fa pagare 7 euro e una cena (di sera) costa 200 euro senza bevande.per i giudizi concordo con gli altri commenti
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