Ho finito di leggere "L'Onore di Roma" di Guido Cervo, terzo libro della serie dedicata a Valerio Metronio, legato imperiale nella zona delle Gallie intorno al 280 d.C.
In questo romanzo l'autore riprende la storia questo supereroe, legato romano, fedele all'imperatore che deve vedersela con delle rivolte nella provincia in cui si trova, ma approfondisce altri personaggi come il filosofo Marsilio (vecchia conoscenza) e l'ufficiale Ferrato (new entry).
Il libro ha come ambientazione la rivolta di Bonoso, governatore delle Gallie, che si autoproclama imperatore. Cio' avviene subito dopo che un'altro usurpatore, Proculo, viene sconfitto e scappa da Lugdunum, l'attuale Lione.
La trama è concentrata su Marsilio, il nosto amico filosofo, che sperduto nelle montagne sopravvive come prigioniero in mezzo ai baugardi, a contatto con la strega Ursula. Accanto a questo filo logico, a dire il vero, finalmente interessante, l'autore ci inserisce delle parentesi (a mio parere superflue) di altri personaggi già conosciuti (Metronio, Idelnia) e altri nuovi (l'ufficiale Ferrato).
Sicuramente più scorrevole e leggibile dei primi due romanzi "Il legato di Roma" e "Legione Invincibile" ma trovo insopportabile lo stile di Cervo di riempire dei capitoli con dei personaggi superflui. Ho la sensazione, in tutti i suoi libri, che la storia non sia fine a se stessa ma ci prepari al seguito e , infatti, anche nel "L'onore di Roma" non c'è un vero finale ma un epilogo di tutte i personaggi che ben si presta ad una continuazione.
Ritengo che si possa leggere la versione economica (circa 5 euro) in quanto credo che sia il prezzo giusto per questo romanzo.
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