lunedì 11 febbraio 2008

Rosso Pompeiano

Durante la visita ai Mercati Traianei, Emilia, la nostra guida, ci ha vivamente coinsigliato di visitare la mostra “Rosso Pompeiano” che sarà a Roma fino al 30 marzo presso il Museo Nazionale di Palazzo Massimo, alla stazione Termini.
E’ una mostra splendida, con effetti “teatrali”, di grande impatto visivo.

Offre un’ampia panoramica sulla pittura romana del “periodo aureo” tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. Presenta un centinaio di riquadri della collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, gli affreschi delle stanze di Moregine e della Casa del Bracciale d’Oro di Pompei, rinvenuti in scavi recenti e ricomposti nelle dimensioni reali. Accanto a questi capolavori, ci sono pitture della collezione permanente del Museo Nazionale Romano quali la Villa di Livia a Prima Porta, la Villa della Farnesina e la Villa di Castel di Guido, un’occasione unica per mettere a confronto la produzione pittorica di Roma con quella di Pompei ed Ercolano.

Perché “Rosso Pompeiano”?

Perché è il colore - ancora vivido e splendido - che domina sugli affreschi recuperati nelle ville campane, un colore particolare e all’epoca molto prezioso, ottenuto dal cinabro, da terre ed ossidi di ferro. Una villa dipinta con questo colore era la massima manifestazione di eleganza, ricchezza e potenza di una famiglia.

Ciò che colpisce in queste pitture è la tridimensionalità, la ricerca della prospettiva, il realismo, l’espressività delle scene – cose che saranno poi “riscoperte” 10 secoli più tardi.

Da non dimenticare al piano sotterraneo la mostra permanente di oreficeria e piccoli utensili, pezzi unici di fine gioielleria, monili per la cura e la bellezza del corpo.

Qui potete ammirare la “bambina di Grottarossa”, una mummia ritrovata nel 1964 a Grottarossa, a Roma, e perfettamente conservata. E’ una bambina di circa 10 anni, si suppone di famiglia agiata, probabilmente dedita ai commerci con l’Oriente. Infatti nel sarcofago, accanto al piccolo corpo, sono stati rinvenute pietre preziose provenienti dal Baltico e dal Bangladesh, come ambra e lapislazzuli.

La mostra si tiene presso Palazzo Massimo, Stazione Termini; info e prenotazioni facoltative 06 39967700

Biglietto intero 10 euro. Il biglietto ha la validità di 3 giorni e dà la possibilità di visitare la Crypta Balbi, Palazzo Altemps, Terme di Diocleziano. Orario d'apertura: dalle 9,00 alle 19,45.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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