lunedì 21 febbraio 2011

Dona Flor ed i suoi due mariti


Venerdì sera di nuovo al teatro Quirino per assistere alla prima di "Dona Flor ed i suoi due mariti", uno dei romanzi più conosciuti dello scrittore brasiliano Jorge Amado, che lo pubblicò nel 1966.

Lo spettacolo è realizzato dalla regista-autrice Emanuela Giordano.

Ambientato nella capitale dello stato di Bahia, nei primi anni ’60, il libro è un affresco nostalgico della vivace vita dei quartieri popolari baiani.
Appena si apre il sipario inizia a recitare la madre di Flor durante la veglia funebre del genero Vadinho, allegro e scapestrato giocatore che muore improvvisamente, moglie innamoratissima ma in continua tribolazione per la vita sregolata del marito.
Nella prima parte è raccontata in flash back la storia dell'amore fra Flor e Vadinho, fra tradimenti, fughe e dissipatezze di lui, alternati con rari momenti di fortuna e splendore.
Nella seconda parte viene rappresentato il ritorno ad una vita pacata ed ordinata della vedova ma anche il crescendo di nostalgia per gli amplessi appassionati del marito, carenza di cui Flor, pudica e morigerata, si vergogna moltissimo e di cui soffre in silenzio.
Grazie all'intervento di tre amiche conosce un farmacista pacato e religioso. I due finiscono per sposarsi. Ma, benché innamoratissimo e pieno di premure, dal punto di vista sessuale il nuovo marito non soddisfa del tutto Dona Flor, che sempre più rimpiange Vadinho. Nell'ultima parte, gli eventi si ribaltano e prendono un andamento fantastico, quando lo spirito di Vadinho ritorna sulla terra e incomincia a stuzzicare Dona Flor. Solamente lei vede Vadinho, che quando sta con Dona Flor sembra essere capace di realizzare le stesse cose che faceva a letto quando era vivo. Dona Flor esita, se rimanere fedele al suo nuovo marito o cedere allo spirito del primo.

Riuscita la prova di far interpretare il cuore pulsante del popolo brasiliano, caloroso e colorato alle tre tre attrici, Simonetta Cartia, Claudia Gusmano e Laura Rovetti.
La voce del popolo viene riassunto magistralmente dalle tre amiche della protagonista. Sono loro che risaltano, per la loro bravura interpretativa.
Sono le tre ragazze che non solo sono il trait d'union di tutte le scene, ma anche il vero nerbo della narrazione, la frizzante ironia e la malizia di cui è rivestita l’intera trama.

Spartane ma efficaci le scenografie.

Nell'opera sono stati trattati con estrema apertura e sincerità dei vari aspetti della vita amorosa, sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo.


Non perfetta l’interpretazione di Caterina Murino che riesce però a destreggiarsi discretamente tra le varie emozioni della protagonista.
Più convincenti Vadinho e Teodoro, interpretati dal promettente Max Malatesta e da Paolo Calabresi. Evidente è la diversità estrema dei due personaggi palesemente agli antipodi che sollecitano la riflessione su che cosa realmente significhi sentirsi appagati sentimentalmente e spiritualmente.

Una serata divertente!

ORARI
dal martedì al sabato ore 20.45
giovedì 17, mercoledì 23 e sabato 26 febbraio ore 16.45
tutte le domeniche ore 16.45
INFO
botteghino 06/6794585
numero verde 800013616
PREZZI: platea € 30,00 (ridotto € 26,00), I balconata € 25,50 (ridotto € 23,00), II balconata € 22,00 (ridotto € 19,00), galleria € 16,00 (ridotto € 14,00)

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