martedì 28 dicembre 2010

Il ritratto di Musico di Leonardo da Vinci



Fino al 27 febbraio prossimo sarà possibile ammirare presso i Musei Capitolini di Roma il meraviglioso dipinto di Leonardo da Vinci "il Ritratto di Musico".
L'opera, un dipinto a olio su tavola di 43 x 31 cm realizzato nel 1486,. è conservata da circa cinquecento anni presso Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano ed eccezionalmente sarà esposta nella Capitale.

Secondo il sito Wikipedia non si conoscono la collocazione originaria e le circostanze della commissione del dipinto. Un'ipotesi è che fosse stato donato nel 1637 dal marchese Galeazzo Arconati con il Codice Atlantico, oppure potrebbe essere il ritratto "del duca Gio. Galeazzo Visconti" ricordato nella donazione di Federico Borromeo assieme a una fantomatica "Testa del Petrarca" come opere di Leonardo.
Successivamente, nel XIX secolo, venne interpretato come ritratto di Ludovico il Moro, in dittico con quello (presunto) di Beatrice d'Este (inv. 100). Solamente nel 1904, a seguito di una pulitura si riscoprì lo spartito musicale, coperto da una ridipintura, che contiene la scritta "Cant... Ang...", seguita da una partitura musicale.
Da questo indizio si è risaliti all'identificazione con Francesco Gaffurio, maestro di cappella del Duomo di Milano dal 1484 nonché compositore di un "Cantum Angelicum", cioè l'Angelicum ad divinum opus.
Altre ricerche hanno ipotizzato che il soggetto del quadro possa essere il compositore franco-

Sempre da Wikipedia è possibile leggere la descrizione e lo stile dell'opera. Il soggetto, un giovane dalla folta capigliatura, è ritratto a mezzo busto di tre quarti, girato verso destra. Lo sguardo è distante, ma vivo e intelligente, trattato con un forte chiaroscuro che lo fa emergere in tutta la sua plasticità. Particolarmente espressivi sono gli occhi, indagati con finezza fin nelle pupille, con diverso passaggio di luci e ombre. La capigliatura è abbondante e riccia, di colore biondo ricavato con luminescenze dorate.
I toni si assestano sui bruni e sul nero dello sfondo, con un tocco di colore nella berretta rossa. La veste, di qualità non eccelsa, viene ritenuta un frettoloso intervento posteriore, forse dello stesso Leonardo, così come la mano reggente il cartiglio, che appare in basso a destra come appoggiata a un parapetto, secondo la tipologia del ritratto alla fiamminga allora già popolare in area veneta e non solo.

Per le informazioni utili per il biglietto e l'accesso all' Esedra di Marco Aurelio visitate il sito dei Musei Capitolini.


1 commento:

Peppe68 ha detto...

Unico problema: non è stato previsto il biglietto per la sola visione del ritratto.
Devi per forza comprare il ticket che comprende anche la visita ai Musei.

Archivio blog