Ieri ho scritto della mostra de "Il potere e la Grazie", oggi mi dedico all'opera più importante che è esposta a Palazzo Venezia dal primo gennaio di quest'anno : il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci
L’operazione si inquadra nell’accordo di partenariato instaurato tra Eni e Louvre che ha già consentito di esporre l’opera gratuitamente a Milano nella Sala Alessi di Palazzo Marino, dove ha riscosso un grandissimo successo di critica e pubblico con oltre 180.000 presenze in un mese.
Grazie proprio all'eccezionalità dell’evento, la mostra è gratuita per tutti i visitatori, dal 1° gennaio sino al termine.
L’esposizione del capolavoro leonardesco è inoltre corredata da un video con immagini scientifiche dell’opera che mostra al visitatore il risultato dell'indagine effettuate ai raggi x.
Per quanto riguarda il quadro in particolare si ritiene che sia stato Giovanni Benci a commissionare a Leonardo il quadro del “San Giovanni Battista” intorno al 1505.
Il dipinto ad olio su tavola di noce (cm 69x57) costituisce un sommo esempio della tecnica leonardesca dello "sfumato".
Sul sito www.gioba.it ho trovato questa fantastica descrizione:
In questo dipinto il Battista è rappresentato in modo totalmente originale: non è il solito piccolo bambino con la croce accanto a Gesù bambino e nemmeno il vecchio austero e severo che predica nel deserto.
Il famoso vestito di peli di cammello quasi non si vede e anche lo sfondo è talmente scuro che il deserto e il fiume non si vedono. Da questo sfondo oscuro emerge un giovane con con un sorriso appena accennato come quello della Gioconda, e con una mano con l’indice puntato in alto. Guardando il quadro non si sa bene quale sia il protagonista: il volto del giovane Battista o la sua mano.
Il dito che punta in modo così sicuro e diritto verso l’alto stimola realmente la curiosità a guardare oltre il quadro e la cornice che lo delimita.
Comunque la posizione del capo, il braccio sollevato con l'indice puntato verso l'alto, la rotazione del busto, la capigliatura fluente: è l'ambigua sensualità tipica delle opere di Leonardo.
Il San Giovanni Battista del Louvre e' infatti, una delle opere piu' enigmatiche eseguite dall'artista e segna il culmine della sua produzione pittorica.
Ci sono fondate ragioni per credere che esso sia il suo ultimo dipinto e che rappresenti una intera vita di ricerche sulla tecnica dello sfumato e sugli effetti di luce.
Il quadro si trovava già terminato, nello studio di Leonardo, nel 1517, a Colux in Francia, paese dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Questo dato ci permette di comprendere l'importanza dell'opera dalla quale il maestro per lungo tempo non volle separarsi.
Ci sono fondate ragioni per credere che esso sia il suo ultimo dipinto e che rappresenti una intera vita di ricerche sulla tecnica dello sfumato e sugli effetti di luce.
Il quadro si trovava già terminato, nello studio di Leonardo, nel 1517, a Colux in Francia, paese dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Questo dato ci permette di comprendere l'importanza dell'opera dalla quale il maestro per lungo tempo non volle separarsi.
2 commenti:
Aggiungo, dopo averlo ammirato a Milano, che il soggetto potrebbe essere Bacco (a detta di alcuni esperti).
Però quest'ipotesi dovrebbe essere errata: il protagonista sarebbe proprio San Giovanni Battista.
Peppe
Quando ho visto al Louvre questo quadro sono rimasta sconvolta, soprattutto dopo aver saputo che si tratta di Giovanni Battista. Mai avevo visto un quadro del Battista raffigurato con espressione così sensuale, irriverente, allusiva.
In questo quadro vi è tutta la magia e la tecnica pittorica di Leonardo , ma è anche presente, evidentissima, la sua ambiguità psicologica .
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