martedì 2 giugno 2009

Angeli e Demoni


Erano ormai due settimane che con Michele programmavamo di andare a vedere il film Angeli e Demoni.
Lui perché affascinato dai misteri e dal romanzo di Dan Brown, io (non avendo mai letto né questo il precedente Codice da Vinci) per la curiosità di vedere le chiese, le piazze e le opere d'arte che nella pellicola di Ron Howard fanno bella mostra di se.

Lasciate a casa le rispettive famiglie eccoci alle 21.30 al cinema Adriano per questo film che i box office dichiarano un evento.

Fidarsi?

La sala era piena e ci siamo accontentati della seconda fila, che nei cinema moderni significa stare dentro lo schermo e dover muovere la testa a destra e sinistra per seguire tutte le scene.

Quindi posizione infelice e audio mediocre (mi sembrava di vedere un dvx).

Il film?

Angeli e Demoni è una pellicola da guardare dopo aver spento il cervello senza pretendere di vedere un capolavoro. Il film di Ron Howard mi è sembrato ben girato, incalzante e ritmato, con ottimi effetti speciali ma ho trovato mal progettata la sceneggiatura. Infatti, il film è composto nella maggior parte di sequenze concitate durante le quali non mi è stato possibile seguire i ragionamenti dei protagonisti per arrivare alla soluzione degli enigmi, sulla base degli indizi di volta in volta scovati sul cammino…semplicemente il protagonista sembra inciampare sugli indizi e viene folgorato da intuizioni geniali al ritmo di una al minuto, il tutto senza smettere di correre.

Surreale la trama dove l’assassino, come nella miglior tradizione dei film americani, rapisce 4 cardinali, uccidendone 3, fa fuori da solo un numero imprecisato di poliziotti e carabinieri che non riescono nemmeno a scalfirlo, e dove Tom Hanks riesce sempre a farla franca (esilarante la scena in cui il killer, dopo aver ucciso,con una incredibile ferocia, i cardinali e una decina di poliziotti lascia semplicemente liberi i due protagonisti)
Ottimo Pierfrancesco Favino, che conferma di essere attualmente uno dei migliori attori italiani su piazza.

Ma voglio sottolineare la fantastica cornice in cui si muovono gli attori (Pantheon, Santa Maria della Vittoria, Piazza Navona, San Pietro, Castel Sant'Angelo ecc..): viene voglia di prendesi due giorni di ferie e cercare nei quattro angoli di Roma le grandi opere del Bernini.

All'uscita del film è stato sorprendente trovarmi esattamente nei luoghi dove era ambientato il film appena visto: quanti nel mondo hanno questa fortuna!!


Infine ringraziamo Marco (papà di Lorenzo) per averci dato la possibilità di assistere alla proiezione.


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