martedì 26 maggio 2009

Una splendida giornata


Fantastica domenica con gli amici a casa di Mauro e Silvia, nei pressi di Viterbo.

Bello il casale in cui vivono ma ancora più apprezzabile la compagnia che ci ha permesso di trascorrere una giornata serena e divertente.

Per queste occasioni sfrutto la famosa frase di Cicerone

Il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi.

E domenica anche il cibo era buono!!

Comunque agganciamoci alla domenica con gli amici per parlare di Viterbo.
L'origine della città di Viterbo è da collocare nell'Alto Medioevo, quando i Longobardi del loro ultimo re Desiderio conquistarono e fortificarono un antico villaggio, detto da allora Castrum Viterbii, sul Colle del Duomo.

Il nome della futura città, di incerta etimologia, inizia ad apparire nelle fonti di metà VIII secolo. Sul colle era esistito un modesto centro abitato etrusco il cui nome era Surrena o Sorrina, il quale passò ai Romani successivamente al 310 a.C., i quali lo trascurarono in favore del municipio di Surrena Nova, sorto sulla collina antistante (Riello), e delle numerose ville patrizie sorte nei pressi degli stabilimenti termali lungo la Via Cassia (se ne contano ben quindici).

La fortificazione del Castrum Viterbii, che comprendeva anche una piccola pieve cristiana dedicata a S. Lorenzo, passò ai Franchi nel 774 e quindi fu donata da Carlo Magno alla Chiesa, che proprio in quegli anni, grazie a questa e ad altre donazioni territoriali, costituiva il primo nucleo dello Stato Pontificio.

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