Ieri avevamo in programma, insieme all'associazione Edesia, una visita guidata agli scavi di Ostia Antica.
Ma la pertubazione che ha investito le coste laziali ci ha costretto a rimandare l'evento.
Con me c'erano i miei migliori amici con i loro bimbi e come alternativa abbiamo scelto di andare al Museo della Civiltà Romana dove sono documentati i vari aspetti degli usi e costumi della civiltà degli antichi romani.
Il museo presenta una fisionomia del tutto particolare nel vasto panorama delle istituzioni museali di Roma. Il materiale esposto, infatti, è costituito da calchi, riproduzioni e plastici ricostruttivi di complessi architettonici e monumenti dell’impero romano.
Il museo presenta una fisionomia del tutto particolare nel vasto panorama delle istituzioni museali di Roma. Il materiale esposto, infatti, è costituito da calchi, riproduzioni e plastici ricostruttivi di complessi architettonici e monumenti dell’impero romano.
Il materiale esposto, suddiviso in 59 sezioni, occupa una superficie di 12.000 metri quadrati ed è ordinato in sale di un’altezza media di 10 metri, tale da consentire la ricostruzione in scala 1:1 di facciate di monumenti. Le prime 15 sale offrono una sintesi storica di Roma dalle origini al VI secolo d.C.; le rimanenti documentano vari aspetti della civiltà romana e la sua cultura materiale. Il museo ha dunque un grande valore documentario e didattico.
Tra i pezzi di maggior pregio, ricordiamo il grande plastico di Roma antica ai tempi di Costantino I (IV secolo d.C.).
Tra i pezzi di maggior pregio, ricordiamo il grande plastico di Roma antica ai tempi di Costantino I (IV secolo d.C.).
Il modello, in scala 1:250, è realizzata dall’architetto Italo Gismondi e risponde a rigorosi criteri scientifici, avendo come base la Forma Urbis Severiana, una carta marmorea risalente al III secolo d.C., e la Forma Urbis Romae dell'archeologo Rodolfo Lanciani.
Di grande interesse sono anche i calchi dei rilievi della Colonna Traiana ( 113 d.C.). La riproduzione della colonna eretta da Apollodoro di Damasco per celebrare le vittorie riportate dall’imperatore Traiano sui Daci, 101-102 e del 105 e 106 d.C., è una delle tre copie fatte realizzare da Napoleone III nel 1861.
Questa copia venne donata dal Bonaparte a papa Pio IX e successivamente concessa in deposito perpetuo al Museo della Civiltà Romana da Pio XII. L’attuale esposizione orizzontale delle scene, che si sviluppano per circa 200 metri, consente una visione ravvicinata di tutti i rilievi.
Non so cosa ne pensino i miei amici ma a mio parere il museo della civiltà romana è affascinante e con una buona guida ci si può tuffare nel nostro grande passato.
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