Dopo la puntata la Basilica di Sant'Andrea della Valle ho scelto di visitare il museo di Roma dove era possibile ammirare la mostra: Roma, la magnifica visione. Vedute panoramiche del XVIII e XIX secolo dalle collezioni del Museo di Roma .
Avendo programmato l'appuntamento da diversi giorni ho potuto anche scaricare l'audioguida da internet, risparmiando 3,5 euro. Per chi non ha la possibilità evitare comunque di noleggiarla in quanto le notizie sulle varie sale sono leggibili su vari cartelli.
Per quanto riguarda il palazzo, situato in via San Pantaleo, a due passi da piazza Navona, il suo posizionamento è di particolare interesse innanzitutto perché è sito in una delle zone più antiche di Roma e inoltre perché volge uno dei suoi fronti sull’antico "Stadium di Domiziano". Si tratta di un palazzo barocco-romanico di forma trapezoidale, di cui il lato di dimensioni maggiori si affaccia direttamente su Piazza Navona, il lato minore volge il suo fronte su piazza San Pantaleo, dov'è l'ingresso principale, piazza che si dirama da Corso Vittorio Emanuele II presso il Museo Brancaccio.
La sua storia ha inizio nel 1435, quando Francesco Orsini (l'allora prefetto di Roma) fece costruire il suo palazzo. Questo edificio aveva il suo accesso principale su Piazza Navona.
Nel 1791, per volere di papa Pio VI, iniziò la demolizione di Palazzo Orsini per far posto ad un nuovo edificio ex novo, di proprietà dei Braschi. Il nuovo edificio fu costruito su commissione di Cosimo Morelli per Luigi Braschi Onesti.
Finanziato dalle casse dello stesso Papa rappresenta un monumento al nepotismo pontificio del periodo.
All'interno, oltre ai molti quadri appartenuti alle famiglie nobili della Capitale, solo fino al 19 aprile prossimo, sono esposte 35 opere, delle quali la gran parte su carta, acqueforti, acquerelli e tempere e alcuni dipinti, che ritraggono i panorami di Roma.
La mostra sottolinea la diffusione dell’immagine dell'Urbe, ripresa da luoghi deputati, dai quali si poteva godere di una vista unica sulla città , quali Villa Ludovisi, il Gianicolo, l’Aventino e Monte Mario.
Una Roma molto diversa da come ci appare oggi, che si presentava agli occhi di artisti e di viaggiatori come una immensa e sorprendente sequenza di monumenti, percorsa dal Tevere e circondata dalla campagna.
La mostra sottolinea la diffusione dell’immagine dell'Urbe, ripresa da luoghi deputati, dai quali si poteva godere di una vista unica sulla città , quali Villa Ludovisi, il Gianicolo, l’Aventino e Monte Mario.
Una Roma molto diversa da come ci appare oggi, che si presentava agli occhi di artisti e di viaggiatori come una immensa e sorprendente sequenza di monumenti, percorsa dal Tevere e circondata dalla campagna.
Nel complesso un museo non all'altezza di Roma e del prezzo da pagare (8 euro). Se fosse stato in provincia nulla da dire ma nella nostra città sfigura alla grande.
Solo alcuni pezzi sono da ammirare e tra questi la maggior parte sono le opere dei panorami romani.
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