Appuntamento alle 13.50 davanti all'ingresso principale con Gianfranco e Lia e i rispettivi figli e fila lunghissima grazie all'acquisto online dei biglietti. Una procedura, la mia, avventurosa in quanto al termine dell'acquisto era obbligatorio stampare i biglietti: io non ho la stampante!!
Ma alla fine grazie all'aiuto di Benny e la stampante di Lia sono riuscito a portare a termine il ticket tour!!
Comunque lasciamo le mie vicissitudini informatiche e torniamo alla mostra.
Il protagonista della visita è il veneziano Giovanni Bellini, detto Giambellino, uno dei pittori più celebri del Rinascimento, vissuto dal 1430 al 1516.
Alle Scuderie del Quirinale erano (perché oggi era l'ultimo giorno) esposti sessantadue suoi capolavori e si potevano ammirare non solo le famose Madonne, le tante rappresentazioni sacre e profane, ma, per la prima volta, alcune straordinarie pale d'altare, come quella con il Battesimo di Cristo eseguita per la chiesa della Santa Corona a Vicenza e la stupefacente Pala di Pesaro, riunita alla sua cimasa, oggi conservata ai Musei Vaticani.
Il sito del museo informa che tutti i prestiti sono stati possibili grazie al concorso dei più importanti musei del mondo, delle Soprintendenze italiane, delle curie ecclesiali coinvolte e alla grande collaborazione della città di Venezia.
Il primo piano della mostra, dedicato prevalentemente alla grande committenza pubblica, è introdotto da un’opera di svolta, summa della pittura sacra del secolo, da collocarsi alla metà esatta degli anni settanta del Quattrocento: un’autentica rivoluzione, e non solo per le dimensioni impressionanti. I sette metri dell’Incoronazione della Vergine, meglio nota come la Pala di Pesaro (Musei Civici). Secondo gli esperti la pala dell’Incoronazione è una pietra miliare nel percorso di Bellini: la raggiunta maturità espressiva di un artista che immaginiamo non ancora quarantenne.
Dopo aver osservato il capolavoro e ascoltato attentamente l'audioguida (4 euro) la mostra continuava con altre sale di cui mi hanno colpito:
Sala 3. La Pietà di Palazzo Ducale - Probabilmente eseguita nel 1472 per la cappella di San Nicola in Palazzo Ducale a Venezia, da cui deriva l’impostazione della scena che doveva essere osservata di sotto in su, il Compianto su Cristo morto (Venezia, Palazzo Ducale) rappresenta la prima committenza di Giovanni per il palazzo veneziano per eccellenza, sede del Doge e del governo della Serenissima
Sala 4. dove era esposto il dipinto Continenza di Scipione (Washington, National Gallery of Art), che riporta il tema di alti principi morali e magnanimità del generale romano, sviluppato in un fregio d’apparenza marmorea di oltre tre metri destinato dal committente Francesco Corner a decoro della parte alta di una camera del suo palazzo, in San Polo a Venezia.
Sala 8. Tra Madonne e allegorie - Tra le varie Madonne con bambino che veramente il pittore ci presenta in tutte le salse mi ha colpito l’Allegoria sacra (Firenze, Galleria degli Uffizi), una delle tavole più studiate e affascinanti del Rinascimento italiano.
3 commenti:
A volte dici: "tanto c'è tempo!!!".
E poi il tempo passa e rimpiangi di non aver fatto quello che avresti voluto.
Ma ora mi leggo questo post!
Angela
Si vede l'antenna di casa mia dal panorama :-)
complimenti per dove hai la casa. se mi inviti accetto volentieri.^_^
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