venerdì 17 ottobre 2008

Visita a Palermo...parte prima

Dopo essere atterrati e cambiati in albergo (Hotel Mediterraneo: mediocre) io e Sonia siamo usciti per una veloce visita ai monumenti della città.


Prima tappa al Teatro Garibaldi o Politeama (con la parola Politeama si intende un teatro dove si danno rappresentazioni di vario genere, da qui l'errore usuale del nome, come dire il Teatro multitema) si trova sulla Piazza Ruggero Settimo (detta volgarmente Piazza Politeama) al centro di Palermo.

Seguendo la strada principale arriviamo al Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo. E' il più grande teatro d'Italia e uno dei più grandi teatri lirici d'Europa (il terzo per dimensioni dopo l'Opéra National de Paris e Staatsoper a Vienna) ed è famoso nel mondo per l'acustica perfetta con la sua sala a ferro di cavallo.
Alla sua apertura, per monumentalità e dimensione (oltre 7.700 metri quadrati), suscitò le invidie di molti; come si può facilmente verificare leggendo i giornali italiani dell'epoca (es: "L'illustrazione italiana" del 6 giugno 1897). Perfino Re Umberto, con una gaffe clamorosa, dichiarò: "Palermo aveva forse bisogno di un teatro così grande?".
I lavori furono iniziati nel 1875 dopo vicende travagliate che seguirono il concorso del 1864 vinto dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile; il teatro venne completato da Ernesto Basile che, nel 1891 alla morte del padre, gli era subentrato nella costruzione.
L’esterno del teatro, seguendo la moda neoclassica dell'attualizzazione delle architetture antiche, presenta un pronao corinzio esastilo elevato su una monumentale scalinata ai lati della quale sono due leoni bronzei con le allegorie della Tragedia dello scultore Benedetto Civiletti e della Lirica dello scultore Mario Rutelli; in alto l'edificio è sovrastato da un'enorme cupola emisferica. L'ossatura della cupola è una struttura metallica reticolare che s'appoggia ad un sistema di rulli a consentirne gli spostamenti dovuti alle variazioni di temperatura.

Continuando per la centralissimo Corso Vittorio Emanuele raggiungiamo Piazza dei Quattro Canti', incrocio fra i due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda, a metà della sua lunghezza, e il Cassaro (la via, di origine fenicia, che collega l'acropoli, con il Palazzo dei Normanni al mare, oggi nota come Corso Vittorio Emanuele è la più antica strada di Palermo), anch'esso a metà del suo tragitto.

Il nome esatto dello spazio è Piazza Vigliena (in omaggio al Viceré il cui nome completo era marchese don Juan Fernandez Pacheco de Villena y Ascalon), ma le fonti antiche lo ricordano come Ottangolo o Teatro del Sole perché durante le ore del giorno almeno una delle quinte architettoniche è illuminata dal sole.

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