lunedì 6 ottobre 2008

La basilica di San Paolo fuori le Mura


Anche questa domenica è stata trascorsa insieme ad amici in un parco. Infatti, con Michele, Maria Luisa, Lucia, Domenico e rispettivi figli ci siamo dati appuntamento al Parco Schuster antistante la Basilica San Paolo.

Il parco non è un granché e devo evidenziare la bruttezza del monumento ai caduti di Nassirya. Non riesco a comprendere come è possibile che le sculture di oggi siano così inespressive e .......così brutte.

Ma parliamo della Basilica, una delle quattro basiliche papali di Roma, la seconda più grande dopo quella di San Pietro in Vaticano, che sorge lungo la Via Ostiense a circa due km fuori dalle mura aureliane (da cui il suo nome) uscendo dalla Porta San Paolo.

La tradizione indica il luogo della Basilica come quello della sepoltura dell'apostolo Paolo (a circa 3 km dal luogo - detto "Tre Fontane" - in cui subì il martirio e fu decapitato). La tomba del santo si trova sotto l'altare maggiore, detto altare papale.

L'intero complesso degli edifici non appartiene alla Repubblica Italiana ma è proprietà extraterritoriale della Santa Sede.

Tutto il terreno era occupato da un vasto cimitero sub divos (sopra terra), in uso costante dal I secolo a.C. al III d.C. ma sporadicamente riutilizzato, soprattutto nei mausolei, fino alla tardoantichità.


Era un cimitero esteso e comprendeva diverse tipologie di tombe, dai colombari di famiglia a piccole cappelle funerarie spesso affrescate e decorate con stucchi. La quasi totalità di quest’area sepolcrale è ancora sepolta (per la gran parte sotto il livello del vicino Tevere), ed è stimata estendersi sotto tutta l'area della basilica e della zona circostante. Una minima ma significativa parte di essa è visibile lungo la Via Ostiense, appena fuori del transetto nord della basilica.

Quindi, i nostri bambini hanno scorrazzato per ben due ore su un cimitero!!


A parte i scherzi per maggiori informazioni sulla basilica vi consiglio la lettura di http://www.romasegreta.it/s.paolo/s.paolofuorilemura.htm

2 commenti:

Blog su blogger di Tescaro ha detto...

Ciao Andrea bisognerebbe valorizzare maggiormente queste aree e magari riportare alla luce i referti per studiarli e fare una mappatura dell'area che diventerebbe storica e di richiamo, ovviamente con il massimo rispetto dovuto. Roma è grande su tutto ma ha ancora molti segreti e valori che ci lascia scoprire lentamente nel tempo.

Andrea ha detto...

Hai ragione ma per fare altri scavi c'è bisogno di finanziamenti e credo che le priorità (sempre archeologiche), in questo momento, siano altre. Per esempio togliere dal degrado i siti già scoperti (foro romano, terme di caracalla ecc.).
Grazie per l'intervento

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