mercoledì 2 luglio 2008

Tarquinio il Superbo

Lucio Tarquinio (conosciuto come Tarquinio il Superbo) (? - 496 a.C.) settimo ed ultimo re di Roma della dinastia etrusca dei Tarquini, regnò dal 535 a.C. al 510 a.C., anno in cui fu messo al bando da Roma.
Figlio di Tarquinio Prisco, sposò prima Tullia Maggiore, la figlia maggiore di Servio Tullio, poi sposò la sorella di questa, Tullia Minore, con il cui aiuto organizzò la congiura per uccidere il suocero ed ascendere sul trono di Roma.
Tito Livio ci racconta che Tarquinio un giorno si presentò in Senato e si sedette sul trono del suocero rivendicandolo per se; Tullio, avvertito del fatto, si precipitò nella Curia. Ne nacque un'accesa discussione tra i due, che presto degenerò in scontri tra le opposte fazioni; alla fine il più giovane Tarquinio, dopo averlo spintonato fuori dalla Curia, scagliò il re giù dalle scale. Servio, ferito ma non ancora morto, fu finito dalla figlia Tullia Minore che ne fece scempio travolgendolo con il cocchio che guidava.
A Tarquinio fu attribuito il soprannome di Superbo dopo che negò la sepoltura di Servio Tullio. Tarquinio assunse il comando con la forza, senza che la sua elezione fosse approvata dal Popolo e dal Senato romani, e sempre con la forza mantenne il controllo della città durante il suo regno.
A Tarquinio si fa discendere lo stratagemma con cui i romani conquistarono Gabi, dove mandò il proprio figlio Sestio che si fece accogliere in città dicendo di voler sfuggire alla tirannia del padre.
In verità il genitore ed il figlio agivano di comune accordo, dovendo il figlio recare discordia nella città nemica, tanto che questa per i contrasti sorti al suo interno si diede a Roma senza che fosse combattuta battaglia alcuna.
Preoccupato da una visione, un serpente che sbucava da una colonna di legno, il re organizzò una spedizione per Delfi in modo da ottenerne un'interpretazione del famoso oracolo; di questa spedizione fece parte anche Lucio Giunio Bruto, nipote del re, che celava i suoi veri pensieri fingendosi stolto, bruto appunto.
Dopo aver avuto il vaticinio richiesto dal re, la comitiva chiese anche chi sarebbe stato il prossimo re di Roma; il responso dell'oracolo, "Avrà in Roma il sommo imperio chi primo, o giovani, di voi bacerà la madre", fu compreso solo da Bruto, che tornato in patria sbarcando finse di cadere e baciò la madre terra.
In quel tempo Roma stava conducendo una guerra contro i Rutuli asserragliati nella città di Ardea; tutti i cittadini atti alle armi partecipavano all'assedio. In questo quadro si inserisce l'episodio di Lucio Tarquinio Collatino e di sua moglie Lucrezia, di cui si invaghì il figlio del re Sesto. Questi, lasciato il campo, tornò a Roma dove con l'inganno e la forza fece violenza a Lucrezia.
Il giorno seguente, la donna si recò nel campo militare dove si trovava il marito e dopo aver raccontato lo stupro si suicidò.
Sconvolti dall'accaduto e pieni d'odio per Tarquinio e la sua famiglia, Bruto e Collatino giurarono di non aver pace fino a quando i Tarquini non fossero stati cacciati dalla città.
Raccolto il cadavere della nobile donna, seguiti dai giovani seguaci, i due si diressero a Roma dove Bruto parlò alla folla accorsa nel Foro; il suo eloquio fu così efficace e trascinante, e la nefandezza di Sestio così grande, che riusci a smuovere l'animo dei propri cittadini, stanchi dei soprusi dei Tarquini, che proclamarono il bando dalla città del re e dei suoi figli mentre questi, avvertiti da dei seguaci, stavano tornando in città dal campo militare.
Tarquinio, messo al bando dalla città su cui regnava, trovò le porte della città sbarrate e perciò si rifugio a Cere; l'ex re non si diede per vinto, e tentò di restaurare il proprio regno con l'aiuto di Porsenna, a cui si alleò, e delle città latine avversarie di Roma.
Nonostante i successi ottenuti dal lucumone etrusco di Chiusi, Tarquinio non riuscì più a rientrare in città e morì in esilio.
A Roma intanto dopo la cacciata dei tarquini e la sconfitta di Porsenna veniva fondata la Repubblica: si trattava di una rivoluzione aristocratica che si inserisce però in un quadro politico di ridimensionamento della forza etrusca nella penisola. Gli etruschi stavano progressivamente perdendo le loro posizioni in Lazio e Campania a vantaggio di Latini e Greci ed è possibile che in questo contesto Roma abbia approfittato per liberarsi di Tarquinio il Superbo che, cacciato da Porsenna, veniva visto dall’aristocrazia come un dittatore tiranno.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante questa storia di Tarquinio il Superbo; speiga anche la genesi di acluni nomi delle famiglie nobili romane.

Qi tutto bene, siamo stati varie volte al mare, caldo e con onde che hanno divertito molto grandi e piccoli. Anche lo shopping è stato intenso.

Finalmente ho mangiato le ostriche ma sono state una delusone. Scialbe e poco saporite: molto meglio quelle di via Britannia...
Ancora a Moiori voi? o siete tornati al caldo romano?

Michele

Andrea ha detto...

Non ci posso credere che lo hai letto tutto!!
Per quanto riguarda i bimbi sono ancora a Maiori con Giulia mentre io sono tornato in ufficio. Li vado a riprendere nel week end.
I giornali dicono che a Roma ci sia un caldo record, mentre a parere mio è ancora sopportabile. L'anno scorso di questi tempi era molto peggio.
PS: a Maratea c'è la possibilità di connettersi (anche a pagamento)?

Anonimo ha detto...

Qui a Bari il caldo continua ad essere insopportabile e Giuseppe mi dice che a Roma si sta peggio!!!
Tanti cari saluti.
Angela

Andrea ha detto...

Ciao Angela, effettivamente nel momento più caldo della giornata io sono in ufficio con l'aria condizionata (finalmente funziona) ma comunque la mattina e la sera la temperatura si può sopportare.
A presto

Anonimo ha detto...

E' vero... l'escursione termica per fortuna esiste... ben trovato Andrew....
The Cat

Andrea ha detto...

Ben tornato a the, the Cat. Mi sono mancati i tuoi commenti pungenti e arguti.

PS: non scherzo ^__^

Andrea ha detto...

te=the

Anonimo ha detto...

Qui non posso sperare nemmeno sull'escursione termica!!!!
Sono disperata!!!!
Angela

P.S. Scusa lo sfogo così lontano da Tarquinio il Superbo!!!

Anonimo ha detto...

Si l'ho letto tutto.

A Maratea ci si può connettere a un paio di internet points vicino casa.

Dopodomani ritorniamo; è quasi finita..

Doani (oggi per voi) è il quattro luglio, festa nazioanle americana. Vedremo che ci propinano.

Michele

Andrea ha detto...

Angela non ti preoccupare le previsioni parlano di abbassamento delle temperature.

Andrea ha detto...

Ma il 4 luglio è la famosa festa dove gli americani si riuniscono e mangiano un enorme tacchino farcito?
Uao!!
Ma come è andata in aereo con i bimbi? Vi spaventano ancora 11 ore di viaggio?

Anonimo ha detto...

siamo sopravvissuti a tutto e non ci spaventa più nulla. nzi ora siamo nella fase in cui ci siamo abituati al clima, al Paese e alla vita di qui e ci dispiace di andare via. La possima volta torniamo per almeno 3 o 4 settimane per il famoso coast to coast, magari tutti insieme. Sarebbe divertentissimo!!!

PS quello el tacchino è il giorno del ringraziamento, mi pare a novembre. Il 4 luglio è una festa estiva, tipo il ns. ferragosto.

Ci sentiamo domenica al ns arrivo in Ita.
Michele

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