sabato 21 giugno 2008

Piazza di Spagna

Ieri, all'ora di pranzo, sono andato a pranzo con il mio amico Michele per salutarlo prima della sua partenza per gli Stati Uniti.
Sono arrivato all'appuntamento, ore 13.15, a piazza di Spagna davanti al Mc Donald's., con mezz'ora di anticipo e ho girato per una delle piazze più belle di Roma.

All'inizio del '500 questa zona era considerata suburbana e fu a lungo il luogo di arrivo e di sosta delle vetture a cavalli che, entrando dalla Porta del Popolo, punto di accesso dal nord fin dall'antichità, portavano gli stranieri a Roma.

Il nome della piazza deriva dal palazzo sede dell'Ambasciata di Spagna presso lo Stato Pontificio e, dopo il 1870, presso la Santa Sede, situato sul lato sud della piazza e risalente al 1647 (la parte nord, verso il Babuino, era detta piazza di Francia, a causa delle proprietà francesi nella zona, come il terreno della Trinità dei Monti).

Dinanzi al palazzo, che mantiene ancora oggi la sua funzione di residenza ed uffici dell'Ambasciatore di Spagna presso la S.Sede, si erge la Colonna dell'Immacolata Concezione, che Pio IX volle erigere nel 1857 a memoria del dogma dell'Immacolata Concezione, definito tre anni prima. L'opera è dell'architetto Luigi Poletti, che progettò un monumento complesso: un grande basamento in marmi policromi, movimentato da scalini, sedili, quattro statue raffiguranti Mosè, David, Isaia ed Ezechiele, quattro bassorilievi; la colonna di cipollino rosso, alta più di 11 metri e ritrovata nel monastero delle benedettine nei pressi di S.Maria in Campo Marzio nel 1777; infine, una statua gigantesca della Vergine Immacolata, in lega più di ottone che di bronzo.
Il tutto è alto più di 29 metri e fu pronto due anni dopo la proclamazione del dogma: l'inaugurazione ufficiale avvenne l'8 dicembre 1857.

L'altro palazzo originario nella piazza è quello del Collegio di Propaganda Fide, eretto dal Bernini e terminato dal Borromini.
Il Collegio, il cui scopo fu quello di formare i missionari cattolici che dovevano diffondere la fede nelle contrade più lontane, fu istituito nel 1626 da papa Urbano VIII, da cui anche il nome di Collegio Urbano.
Ai piedi della scalinata vi è la fontana detta "Barcaccia" , scolpita da Pietro Bernini (1628-9), padre di Gian Lorenzo (al quale appartengono le decorazioni laterali).
Il nome, solo apparentemente dispregiativo deriva dalle barcacce che, nel vicino porto di Ripetta, venivano utilizzate per il trasporto del vino. Fu la prima fontana alimentata dal vicino bottino dell'Acqua Vergine. La tradizione vuole che papa Urbano VIII rimanesse talmente impressionato da una barca che era venuta ad arenarsi sulla piazza a seguito di una piena del Tevere, da volerne far restare perpetua memoria. In verità, la "barcaccia" è frutto della genialità del Bernini che sfruttò la raffigurazione di una barca in apparente pericolo di affondare per eliminare il problema relativo alla bassa pressione dell'acqua che alimentava la fontana. Le api e i soli che decorano la fontana sono i simboli della famiglia di Urbano VIII, i Barberini.
per maggiori informazioni


Appena Michele è arrivato ci siamo recati presso il ristorante Aò-Roma in via Belsiana. Il posto è tranquillo e non si mangia male (parliamo comunque di un pranzo in pausa dal lavoro!!). In conclusione abbiamo passato 30 minuti in serenità parlando di viaggi (presenti e futuri), di carriera (probabile) e delle nostre famiglie.

Buon viaggio Michele

13 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è chi parte per gli Stati Uniti e chi invece per Bari!!!!
Però.....che differenze!!!!

Andrea ha detto...

Se non mi sbaglio sull'idenità dell'anonimo, in comune avete un amico e penso che sia quello la cosa più importante!
(mi sopravvaluto?)

Andrea ha detto...

correzione: quello=quella

Anonimo ha detto...

Hai ragione!!!
Fa sempre piacere sapere di avere un amico come te!!!!

Anonimo ha detto...

Cao Andrea, siamo arrivati e finalmente connessi. Ci siamo divertendo molto> ieri siamo stati a capo Canaveral dove partono gli Shuttle. E- stato molto interessante e emozianante. Peccato che ogni tanto arrivino dei temporali tremendi, ma brevi. Abbiamo iniziato a smaltire il fuso orario solo adesso.

Voi tutto bene spero.

Ci riscriviamo presto. Baci atutti voi.

Michele e family

PS bello l-articolo sul nostro pranzo.

Andrea ha detto...

Ciao Michele, noi siamo in partenza per Maiori. Sono contento che vi stiate divertendo ma non avevo dubbi: sei un ottimo trascinatore.
Ammetto che il week end al centro sportivo senza di voi non è la stessa cosa. Vi aspettiamo.
Continuate a divertirvi a presto.

Da Flavio a Leo
Leo lo sai che mi è uscito Beccoduro, il picchiatore final evolution. Ha il becco d'acciaio e dalle mani, dove ha gli artigli, può creare fulmini. Ti aspetto tra due settimane per andare a Maratea.

Anonimo ha detto...

Per Flavio da Leo

Grazie, per l' appunto, ma lo sapete che andremo nella piscina con lo scivolo? Noi intanto tufficamoci nel divertientooo!!!

Anonimo ha detto...

Per Leo da Flavio.
Ti potrò rispondere quando tornerò dal mare.

PS: papà dice che vi invidia un po' per lo scivolo!!

Anonimo ha detto...

So che leggerete questo messaggio appena possibile.

Divertitevi anche voi a Maiori, in attesa di passare una fantastca settimana a Maratea.

Roma infatti non è la stessa se non ci siete voi o noi, come dce Andrea.

PS Studia chè devi passare i test.

Tanti saluti a tutti.

Mch leo Michang Luis

Anonimo ha detto...

Passerò per Piazza di Spagna

Sarà un cielo chiaro.
S'apriranno le strade
sul colle di pini e di pietra.
Il tumulto delle strade
non muterà quell'aria ferma.
I fiori spruzzati
di colori alle fontane
occhieggeranno come donne
divertite. Le scale
le terrazze le rondini
canteranno nel sole.
S'aprirà quella strada,
le pietre canteranno,
il cuore batterà sussultando
come l'acqua nelle fontane -
sarà questa la voce
che salirà le tue scale.
Le finestre sapranno
l'odore della pietra e dell'aria
mattutina. S'aprirà un porta.
Il tumulto delle strade
sarà il tumulto del cuore
nella luce smarrita.

Sarai tu - ferma e chiara.
Cesare Pavese

Andrea ha detto...

Per Michele e famiglia
Qui a Maiori mi sto riposando: i bimbi a Mare con la madre e io a casa che studio. Che bella tranquillità!

Per l'anonimo, grazie per la poesia.

Anonimo ha detto...

Prego!!!!

Anonimo ha detto...

Caro Andrea mi mandi una mail cosi' ho il tuo indirizzo e ti posso scrivere anche fuori blog?

Michele

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