martedì 15 aprile 2008

Il nuovo mercato di testaccio

Ieri sono passato per il quartiere Testaccio e ho notato una grande area dove il Comune di Roma, ho scoperto leggendo i cartelli, ha deciso di realizzare il nuovo Mercato del quartiere. La struttura sorgerà nell'area compresa tra via Galvani, via Franklin, via Manuzio e via Ghiberti, dove sorgevano pochi edifici (il Teatro dei Cocci e un campetto sportivo).
Gli scavi, coordinati dalla Soprintendenza archeologica di Roma, stanno dando alla luce una elevatissima quantità di reperti e dimostrando che nella Roma Imperiale quell'area, ai piedi del Monte Testaccio e vicina al vecchio porto Fluviale, ospitava magazzini per le merci e anche alcune realtà commerciali.
In quell'area, nell'Antica Roma, sorgevano i grandi magazzini, dove le merci arrivavano con grandi navi dall'Africa o dall'Oriente e approdavano al porto di Ostia. Da lì venivano portate nella città con delle chiatte che risalivano il Tevere fino al vecchio porto fluviale (tra ponte di Porta Portese e quello di Testaccio). E' questa anche la spiegazione di Monte Testaccio, il monte dei cocci. In pratica era una discarica Annona (dei magazzini statali) dove venivano distrutte e abbandonate tutte le grandi anfore di olio e di vino al momento della distribuzione al dettaglio in contenitori più piccoli.
I magazzini sono stati rinvenuti soprattutto nell'area nord dello scavo. Si tratta di tre linee di edifici che formano un triangolo: un lato costituito da una doppia fila di magazzini per un totale, al momento, di circa una ventina di ambienti: l'altro solo formato da una solo schiera di stanze che per ora risultano essere una decina. Quest'ultimo si affaccia su un corridoio collegato ad una strada che probabilmente si trova sotto Vicolo della Serpe.
La presenza principale è, senza dubbio, quella delle anfore olearie spagnole e africane e anfore vinarie di provenienza gallica, orientale e cretese. Sono state rinvenute anche una quarantina di monete di bronzo e di argento di varie epoche (dall'età vespasiana a quella severiana).
Nonostante i ritrovamenti il nuovo mercato di Testaccio si farà lo stesso e al suo interno sarà realizzata anche un'area museale che illustri i ritrovamenti in modo da condurre il visitatore dai livelli più antichi a quelli più recenti mettendolo in grado di conoscere e comprendere al meglio l'evoluzione storica dell'area e, in certo senso, dell'intera città.

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