Appuntamento ore 9,00 e partenza una decina di minuti dopo. Dopo un viaggio di circa un'ora sulla Pontina incredibilmente libera siamo arrivati a Ninfa e al parcheggio già si intuiva che la giornata non sarebbe stata facile! Parcheggiavano beati 7 enormi pullman che avevano trasportato in piacevole gita un esercito di anziani che ora si accalcavano all'entrata del parco. Considerato che i gruppi (50 persone max) entravano ogni 15 minuti e presumibilmente gli anziani turisti erano circa 500, potete immaginare la fila che abbiamo dovuto affrontare.
Dopo aver acquistati i biglietti (8 euro l'uno) e due ore di coda siamo riusciti ad entrare e a visitare i giardini.
Giardini di ninfa |
Ninfa, dichiarata Monumento Naturale con Legge Regionale del 1976, è una città medievale di cui esistono ancora diverse suggestive testimonianze come una parte del castello, le mura, il municipio completamente restaurato e resti di chiese ed edifici civili.
Ma è soprattutto una magnifica oasi naturalistica, unica al mondo, creata dove un tempo regnava la palude.
La città venne successivamente distrutta dall'imperatore Federico Barbarossa prima di passare, sotto il pontificato di Innocenzo III, ai Conti di Ceccano e agli Annibaldi e, infine, divenire feudo della famiglia Caetani che, con l'elezione di Benedetto Caetani a Pontefice (1294) con il nome di Bonifacio VIII, diede inizio a quello che sarebbe stato uno dei periodi di maggiore fulgore.
La città fu nuovamente distrutta nel 1382 e completamente abbandonata.
Ma la grandezza dell'attuale Oasi naturalistica è dovuta soprattutto a Lelia Caetani, ultima discendente della famiglia Caetani. Fu lei, infatti, a portare a termine il progetto dell'attuale giardino che non rispondeva ad alcun modello, o moda dei tempi, ma semplicemente all'istinto creativo e alla capacità delle tre donne del Casato.
8 commenti:
Adoro queste oasi.
Sembrano dei miraggi!!
Ciao
Simpatici vero???
Ma che belle facce soddisfatte.....
Uno dei luoghi che c'è nel Lazio. Ma Sermoneta niente?
Giuseppe
Più che della dea Minerva sembrate i devoti del dio Bacco.
Il più bello sei tu lì in mezzo!
Che bella maglia che indossavi.
Oltre alla bella maglia evidenzierei il mio fascino!!
Grazie Gianfranco
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