martedì 22 aprile 2008

Giardini di Ninfa

I miei amici


Domenica con gruppo di amici e le loro famiglie abbiamo visitato i Giardini di Ninfa.
Appuntamento ore 9,00 e partenza una decina di minuti dopo. Dopo un viaggio di circa un'ora sulla Pontina incredibilmente libera siamo arrivati a Ninfa e al parcheggio già si intuiva che la giornata non sarebbe stata facile! Parcheggiavano beati 7 enormi pullman che avevano trasportato in piacevole gita un esercito di anziani che ora si accalcavano all'entrata del parco. Considerato che i gruppi (50 persone max) entravano ogni 15 minuti e presumibilmente gli anziani turisti erano circa 500, potete immaginare la fila che abbiamo dovuto affrontare.
Dopo aver acquistati i biglietti (8 euro l'uno) e due ore di coda siamo riusciti ad entrare e a visitare i giardini.

La guida (obbligatoria) è stata molto brava a raccontare la storia del luogo e descrivere la flora del parco.







Giardini di ninfa

Ninfa, dichiarata Monumento Naturale con Legge Regionale del 1976, è una città medievale di cui esistono ancora diverse suggestive testimonianze come una parte del castello, le mura, il municipio completamente restaurato e resti di chiese ed edifici civili.
Ma è soprattutto una magnifica oasi naturalistica, unica al mondo, creata dove un tempo regnava la palude.

La storia di questo luogo inizia in pratica dalla metà dell'VIII sec. quando fu donata dall'Imperatore di Costantinopoli a Papa Zaccaria. Da allora fu proprietà di diverse potenti famiglie come i Conti di Tuscolo, i Frangipane (durante il cui dominio, Alessandro III venne incoronato Papa il 20 settembre 1159).
La città venne successivamente distrutta dall'imperatore Federico Barbarossa prima di passare, sotto il pontificato di Innocenzo III, ai Conti di Ceccano e agli Annibaldi e, infine, divenire feudo della famiglia Caetani che, con l'elezione di Benedetto Caetani a Pontefice (1294) con il nome di Bonifacio VIII, diede inizio a quello che sarebbe stato uno dei periodi di maggiore fulgore.

La città fu nuovamente distrutta nel 1382 e completamente abbandonata.

Bisognerà attendere il 1920 per vedere Ninfa tornare a nuova vita, dopo una serie di imponenti interventi di recupero attuati da Gelasio Caetani, figlio di Onorato e Ada, di origini britanniche.

Ma la grandezza dell'attuale Oasi naturalistica è dovuta soprattutto a Lelia Caetani, ultima discendente della famiglia Caetani. Fu lei, infatti, a portare a termine il progetto dell'attuale giardino che non rispondeva ad alcun modello, o moda dei tempi, ma semplicemente all'istinto creativo e alla capacità delle tre donne del Casato.

Al termine della visita, soddisfatti e stanchi, siamo andati a Cori per rifocillarci ma questo lo scriverò in un altro post!!

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Adoro queste oasi.
Sembrano dei miraggi!!
Ciao

Anonimo ha detto...

Simpatici vero???

Anonimo ha detto...

Ma che belle facce soddisfatte.....

Anonimo ha detto...

Uno dei luoghi che c'è nel Lazio. Ma Sermoneta niente?
Giuseppe

Anonimo ha detto...

Più che della dea Minerva sembrate i devoti del dio Bacco.

Anonimo ha detto...

Il più bello sei tu lì in mezzo!

Anonimo ha detto...

Che bella maglia che indossavi.

Andrea ha detto...

Oltre alla bella maglia evidenzierei il mio fascino!!
Grazie Gianfranco

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