giovedì 12 luglio 2012

Roma medievale, itinerario d'arte fra le ultime scoperte

Quello che di più simile a una rocca medievale è ancora conservato oggi a Roma si trova sul colle del Celio: nella chiesa dei santi Quattro Coronati, con le sue mura alte e invalicabili, è custodito uno dei più fenomenali ritrovamenti degli ultimi anni ovvero il ciclo pittorico della cosiddetta Aula Gotica, 350 metri quadrati con gli affreschi delle stagioni, del re Salomone circondato dalle Virtù, il Sole, la Luna. 


È questa una delle tracce, e tra le più decisive, di una Roma duecentesca che per vulgata (e colpo d'occhio) si ritiene perduta ma che invece, oltre la vertigine della città barocca, sotto le cupole, le pale d'altare, le grandi architetture si può ancora vedere.
Ne definisce itinerari e novità un volume a cura di Serena Romano, tra le maggiori studiose dell'arte medievale italiana e internazionale. Che spiega: "I tanti significativi ritrovamenti recenti quello dei santi Quattro così come quello della Basilica di San Clemente mettono in luce un momento in cui la cerchia dei papi è veramente "gotica" in senso cronologico, non stilistico". 

Roma era allora spartita fra le corti (e le fastose residenze) di una vera oligarchia di potentissimi cardinali, romani ma anche in rappresentanza di Spagna, Francia Inghilterra, negli anni in cui la sede papale era Avignone, ed era fatta di palazzi principeschi dove si incrociavano culture non soltanto figurative. Oltre i Santi Quattro (un ciclo di affreschi meravigliosi, tutti documentati fotograficamente nel libro, freschi di restauro da parte del ministero dei Beni culturali ma ancora incomprensibilmente non visitabili), altre tracce di Roma gotica si ritrovano nella sontuosa Cappella del Sancta Sanctorum in Laterano dove si può vedere il primo ritratto di un papa "raffigurato quasi come un personaggio vivo". 
Tra le scoperte, Romano racconta quella nel sottotetto della Basilica di Sant'Agnese: un motivo a pavoni, animali esotici ed eleganti, che decorava la finestra circolare della chiesa, prima degli aggiustamenti seicenteschi. E nel Palazzo Senatorio in Campidoglio, durante recenti lavori di restauro, sono stati riportati alla luce, fra decorazioni parietali vegetali, gli stemmi della potentissima famiglia Orsini. "È tutta questa raccontata e ricostruita in forma di atlante nel libro, la Roma che anche Giotto doveva aver visto, in particolare nella zona tra il Foro di Nerva e il Tempio di Romolo spiega la Romano È un proliferare di iconografie e temi nuovi che avviene proprio nei decenni centrali del Duecento. Non a caso, è proprio un Orsini, papa Nicolò III, ad essere impegnato in un programma di ripresa della città, che vuole proporre l'immagine di un'autorità pontificia indissociabile dall'idea di Roma". 

Articolo di Francesca Giuliani pubblicato l'11 luglio 2012 su Roma.repubblica.it 

1 commento:

Riprendiamoci Roma ha detto...

Ma quale itinerario? Itinerario virtuale forse! L'Aula Gotica è CHIUSA, non visitabile, che facciamo un "tour virtuale"? Sarebbe stato auspicabile un articolo di denuncia sul perché, a sei anni dalla conclusione dei restauri, una meraviglia che doveva aprire al pubblico è ancora inaccessibile. Repubblica, SVEGLIATI!

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