mercoledì 2 marzo 2011

Palazzo Valentini, alla scoperta della «domus» romana del IV secolo d. C.

Articolo di Manuela Pelati pubblicato sul sito corriere.it

Non solo i reperti archeologici, ma la ricostruzione dei pezzi mancanti attraverso foto e video. La domus romana di età imperiale posta sotto Palazzo Valentini, appartenente a una potente famiglia dell'epoca (forse un senatore) ora si può ammirare per come realmente era. Nei sotterranei dove si trovano i reperti, infatti, è stata operata una ricostruzione multimediale, su indicazioni di archeologi, architetti e storici dell'arte. Sulle tracce degli ambienti e dei reperti venuti alla luce dopo gli scavi iniziati nel 2006, la visita guidata offre alla vista i mosaici, le pareti decorate, i pavimenti in marmo, le statue, i giardini e le terme che erano parte di una struttura di alcune migliaia di metri quadrati. Sulle pareti degli ambienti tornano magicamente i colori, le finestre scomparse, le colonne distrutte e le decorazioni che hanno lasciato solo frammenti.

GLI SCAVI E I RESTAURI - I restauri iniziati nel 2006 dall'allora presidente di Provincia Ernico Garbarra, quando era ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli, si sono conclusi nel 2010 sotto la presidenza di Nicola Zingaretti. Sono ora una mostra permanente, primo esempio di visita multimediale tra le rovine dell'antica Roma, realizzata in collaborazione con Piero Angela e l'equipe di esperti e tecnici come Paco Lanciano e Gaetano Capasso.

IL VIAGGIO: PROTAGONISTAE' IL VISITATORE - Una visita guidata che è come un viaggio nel tempo e nella storia ricco di reperti e immagini ricostruire, dove il visitatore è il protagonista che lo compie. Entrando dall'ingresso di Palazzo Valentini si scende nei sotterranei e si accede alla domus camminando su pavimenti trasparenti che permettono di guardare non solo intorno, ma in basso dove le luci illuminano e la videografica ricostruisce pavimenti in marmo e mosaici. Piccoli gruppi di massimo 15 persone sono accompagnati da archeologi che come registi accompagnano nei vari ambienti dove dal buio partono le proiezioni. Il viaggio è narrato dalla voce calda e familiare di Piero Angela che racconta la vita dell'ex padrone di casa, tra i saloni dei ricevimenti, la biblioteca, le abitudini nel mangiare che sono state scoperte anche grazie ai reperti di cibo, tornati alla luce dopo gli scavi. O come erano costruite le strade nelle migliaia di chilometri dell'Impero, che si chiamavano così perchè erano formate da strati: in fondo grossi massi, poi piccoli, quindi ghiaia e infine le lastre lisce. Per le visite, della durata di poco meno di un'ora, è preferibile prenotare (anche online) sul sito di Civita o della Provincia di Roma.

LA STORIA DI PALAZZO VALENTINI - Palazzo Valentini fu edificato a partire dalla fine del Cinquecento su iniziativa del Cardinale Michele Bonelli, nipote del papa Pio V, il porporato aveva promosso una vasta operazione di bonifica della zona dei Fori imperiali. A questa fase della fabbrica, diretta forse dal frate Domenica Paganelli che impostò l’impianto trapezoidale dell’edificio, chiuso verso la piazza SS.apostoli da un’elegante facciata, seguirono nel XVII sec. una serie di ristrutturazioni e ampliamenti su committenza del card. Carlo Bonelli. Nei primi del Settecento il Palazzo venne dato in affitto ai principi Ruspoli che vi ospitarono, tra gli altri, il compositore G.F. Haendel. Alla metà del secolo, l’intero stabile fu acquistato dal cardinale Giuseppe Spinelli cui si deve la sistemazione nel Palazzo della ricchissima biblioteca dell’imperiali - composta da oltre ventiquattromila volumi - e destinata alla pubblica fruizione. Nel 1827 l’edificio venne acquistato dal banchiere Vincenzo Valentini che stabilì qui la sua dimora, promuovendo il completamento dei lavori verso il Foro. Nel 1873, dopo che il Palazzo passò alla Deputazione Provinciale di Roma, furono realizzati ulteriori ampliamenti e trasformazioni per renderlo idoneo ad ospitare i propri uffici e il Consiglio provinciale.

Gli scavi di Palazzo Valentini
Info e prenotazioni: telefono 06.32810, oppure il sito internet di Civita
Dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 18.00 sabato dalle 09.00 alle 13.00.
Prenotazione obbligatoria consigliata, per motivi di sicurezza gli ingressi sono limitati
Biglietti: intero € 6,00; ridotto € 4,00 per i visitatori di età compresa tra 6 e 25 anni e over 65 anni


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