giovedì 7 agosto 2008

La Scala a Trastevere



Le prime due settimane di agosto, come ormai di consuetudine, rimango solo a Roma mentre la mia famiglia soggiorna al fresco sulle colline reatine.
Per movimentare un po' le serate decido di organizzare con Antonella, mia sorella, all'insegna della cultura: quindi prima cena e poi visita a Castel Sant'Angelo.
Per il ristorante andavo sul sicuro ovviamente: ovviamente Bir & Fud a trastevere, ma dopo una giornata passata a provare a prenotare telefonicamente ho letto sul blog che quest'anno sono chiusi fino al 24 agosto. Che si fa? Non ci siamo persi d'animo e siamo andati a passeggio per Trastevere in cerca di un ristorante che ci ispirasse.
Abbiamo avuto una buona impressione dal ristorante pizzeria La Scala, nell'omonima piazza. I tavoli esterni erano pieni, quale miglior biglietto da visita?
Sul loro sito internet ho trovato la seguente descrizione:
"Nel cuore di Trastevere, in una dele strade più amate dai romani e dai turisti, è aperto, sin dal 1982, il caratteristico ristorante-pizzeria La Scala. La nuova gestione, curata da Nicodemo Greco, reduce dalla felice esperienza dell'Accademia 90, va rinnovando stile e spirito del locale. L'organizzazione, il servizio giovane, brillante e dinamico, fedele ad un concetto nuovo di ristorazione, ben rappresentato dall'accoglienza, dalla cortesia e dall'affabilità di uno staff under 40, va rispettando i dettami di un progetto che si va attuando con grande intelligenza. Il menu, mediterraneo rivisitato, è fondamentalmente basato su carne danese e pesce fresco; mostra sensibilità nei confronti delle primizie di stagione; potrete, naturalmente, gustare al contempo le classiche insalate e i notevoli dolci fatti in casa. Aperto a pranzo e cena tutti i giorni con menu alla carta., ben rappresentato dall'accoglienza, dalla cortesia e dall'affabilità di uno staff under 40, va rispettando i dettami di un progetto che si va attuando con grande intelligenza. Il menu, mediterraneo rivisitato, è fondamentalmente basato su carne danese e pesce fresco; mostra sensibilità nei confronti delle primizie di stagione; si possono, naturalmente, gustare al contempo le classiche insalate e i notevoli dolci fatti in casa. E possibile gustare anche delle ottime pizze ma la specialità del ristorante sono i Tagliolini cacio e pepe con fiori di zucca e pachino che sono semplicemente divini e per secondo la Coda alla vaccinara; ben fornita la cantina che offre un ampia scelta di vini suddivisi per regione. Aperto a pranzo e cena tutti i giorni con menu alla carta".
Quale miglior auspicio e fiduciosi siamo entrati.


Il locale all'interno è molto spazioso e, ad una prima occhiata ben tenuto; si ha la possibilità di scegliere fra due sale con diverso livello di aria condizionata (consiglio quella alta!). Il servizio effettivamente è stato puntuale e rapido e i due ragazzi, che si alternavano al nostro tavolo, erano simpatici e cortesi, nulla da dire un buon inizio.
I problemi sono arrivati con la qualità delle portate. Le nostre scelte:
1. fettuccine con i frutti di mare: molto al dente, conditissime e con un retrogusto dolciastro che copriva il sapore di tutto (il cuoco pensava fosse il sapore dei pachino). Inoltre le quattro cozze erano rigorosamente vuote;
2. orata in crosta di patate: porzione piccolissima e il pesce non era ricoperta da una crosta ma da semplici patate al forno molto dure, accanto a guarnire il piatto c'era un puré palesemente di "bustina";
3. insalata alla nizzarda (tonno, olive e parmigiano): abbondante e difficilmente poteva essere cattiva;
4. millefoglie con crema chantilly e nutella: non era millefoglie e la crema sicuramente non era chantilly;
5. sorbetto al limone con frutti di boschi: non era al limone, sui frutti di bosco non mi pronuncio per la modica quantità presente nella coppa.



In conclusione dei piatti che non avevano il sapore, né il contenuto preventivato. Un peccato !
Alla fine del pasto è arrivato il momento dell'esame, per me, decisivo: controllo del bagno!! Per avere almeno la sufficienza i servizi devono essere puliti.
Ahi ahi, sporchi e mal tenuti!! Dopo l'ennesima delusione della serata chiedo il conto: 44,50 euro, un po' troppo per la qualità, ma, ahimé, abbiamo pagato la posizione del locale (trastevere).


In conclusione, nonostante i camerieri simpatici e precisi, mi vedo costretto a bocciare il ristorante per la qualità medio bassa del cibo e per la non pulizia dei servizi/locali.

Ciao ciao

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nessun commento sul ristorante però la foto è bella!!!!
^_*

Andrea ha detto...

Falso/a come una lapide, chiunque tu sia!! ^__^

Anonimo ha detto...

Infatti dire che sei bello bisogna essere un tantono "bevuti"....
Simpaticamente, come sempre.....

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