Ieri sera, in seconda serata, hanno trasmesso un film a mio parere splendido: "Le fate ignoranti" di Ferzan Ozpetek con Margherita Buy e Stefano Accorsi.
Mi preme scrivere il disappunto per la collocazione in seconda serata di questo bellissimo film e il mio grido di protesta al fatto che la seconda serata ormai inizia verso mezzanotte.
Ma ovviamente il post non è su questa stupida programmazione e forse vi state chiedendo cosa c'entra il film con questo Blog ? Vi ricordate la scena iniziale?
La Buy si aggira in museo mentre aspetta il marito, e qual'è quel museo? Chi l'ha riconosciuto? Non vi preoccupate ho terminato con le domande.................
La scena si gira nella "Centrale Montemartini", sulla via Ostiense ed è la più recente delle sedi espositive del sistema dei Musei in comune.
La storia del nuovo polo espositivo dei Musei Capitolini nella ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini, straordinario esempio di archeologia industriale riconvertito in sede museale, ha avuto inizio nel 1997 con il trasferimento di centinaia di sculture in occasione della ristrutturazione di ampi settori del complesso capitolino.
Per liberare gli spazi del Museo del Palazzo dei Conservatori, Museo Nuovo e Braccio Nuovo mantenendo accessibili al pubblico le opere, è stata infatti allestita nel 1997 negli ambienti ristrutturati della prima centrale elettrica pubblica romana una mostra dal titolo “Le macchine e gli dei”, accostando due mondi diametralmente opposti come l'archeologia classica e l'archeologia industriale.
La sistemazione era stata inizialmente concepita come temporanea, in attesa della fine dei lavori al Campidoglio: tuttavia quando nel 2005 gli ambienti originari tornarono disponibili, si decise di far tornare indietro solo una parte delle sculture, e la Centrale divenne sede museale permanente.
La maggior parte dei reperti sono costituiti da pezzi di acquisizione relativamente recente, provenendo dagli scavi portati avanti dopo l'Unità d'Italia, in particolare negli antichi horti romani.
La maggior parte dei reperti sono costituiti da pezzi di acquisizione relativamente recente, provenendo dagli scavi portati avanti dopo l'Unità d'Italia, in particolare negli antichi horti romani.
Io l'ho visitato e l'ho trovato molto affascinante l'accostamento tra i macchinari di una centrale elettrica e dei reperti dell'antica Roma. Consiglio vivamente sia la visione del film che la visita al museo.
Buonanotte e Lunga Vita a Roma
2 commenti:
Credo che sia un film un po' triste!!!
Mi limiterò a visitare il museo.
Grazie!!!
Il film può essere triste ma è fatto bene e smuove i sentimenti!
Per quanto riguarda il museo è da vedere!
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