Domenica pomeriggio ho fatto visita a mia suocera che è temporaneamente ricoverata al Santo Spirito in Sassia e all'uscita dall'ospedale ho fatto un giro per osservare un po' questo angolo di Roma.
L'Ospedale di S.Spirito è uno dei più antichi d'Europa. A sollecitare papa Innocenzo III affinché si edificasse un ospedale sulla riva del fiume per il ricovero, oltrechè dei vecchi e degli infermi, anche dei fanciulli abbandonati, fu un sogno: un angelo denunciava le colpe di madri snaturate che solevano gettare nel Tevere i corpicini dei neonati indesiderati.
Ecco il significato di quella rota ancora visibile a sinistra del monumentale portone barocco in Borgo Santo Spirito. È l'antica tradizione della "ruota degli esposti": dall'esterno, per garantire l'anonimato, venivano abbandonati all'interno della ruota i bambini illegittimi, i quali, accolti dalla priora, venivano marchiati con una doppia croce sul piede sinistro e nuovamente "esposti" nella ruota per una eventuale adozione.
I piccoli venivano registrati come filius m. ignotae, dove m. stava per matris, ma, dato che il punto non era mai considerato, la lettura diveniva filius mignotae, da cui ne derivò il termine "mignotta" romanesco.
La costruzione dell'Ospedale iniziò nel 1198 su terreno di proprietà della Schola Saxonum, di nazionalità inglese, per cui fu necessaria l'approvazione del re Giovanni senza Terra. Nei primi tempi l'ospedale era chiamato di S.Maria in Saxia, ma ben presto assunse il titolo di S.Spirito in Saxia (dal nome della chiesa ad esso annessa).
Nell'ultimo medioevo l'Ospedale poteva ospitare circa 300 infermi e assistere, nei suoi ambulatori, circa 1000 ammalati.
Nel 1414 l'Ospedale fu costretto a sospendere l'assistenza, essendo stato depauperato di ogni rendita. Sisto IV fu il continuatore della grandiosa istituzione e, per adeguarla alle nuove esigenze, demolì tutte le precedenti costruzioni per edificare il nuovo ospedale (1475), dandone l'incarico a Baccio Pontelli, Giovanni de' Gherarducci e Andrea Bregno.
La nuova struttura, elegante e funzionale, considerata una delle opere migliori del Quattrocento romano, è caratterizzata dall'Ottagono, una specie di torre che si erge maestosa al di sopra dell'edificio e che divide in due ali la corsia denominata Ala Sistina. Lungo la corsia si allineavano letti somiglianti a troni e, quando il numero dei ricoverati aumentava per epidemie, si aggiungevano letti al centro delle corsie chiamati "cariole": da qui deriva l'invettiva in dialetto romanesco "li mortacci tua e de tu nonno in cariola", evidenziando la morte dell'avo in "cariola", cioè in soprannumero.
Nel 1742 Ferdinando Fuga, per volere di Benedetto XIV, aggiunse una terza corsia, demolita alla fine dell'Ottocento e sostituita dal massiccio edificio a fronte del Lungotevere in Sassia. L'ultimo restauro, avvenuto nel 1926, ricostruì invece l'antica facciata quattrocentesca, con l'elegante prospetto a bifore in marmo.
Vicino all'ospedale proprio sotto il ponte Vittorio Emanuele II, inaugurato nel 1911, ho potuto intravedere, grazie al livello basso del Tevere, i resti del Ponte Neroniano o Ponte Trionfale.
Il ponte venne costruito sotto l'imperatore Nerone nel I secolo, per migliorare i collegamenti con le sue proprietà sulla riva destra del fiume (tra cui la villa della madre Agrippina).
Non si conosce l'epoca della distruzione e forse andò in disuso in occasione della costruzione delle mura aureliane, nelle quali sembra mancare una porta in corrispondenza del ponte, anche a causa della vicinanza del ponte Elio. Potrebbe tuttavia essere contato tra i tredici ponti menzionati da un'iscrizione del IV secolo. Non doveva più essere utilizzabile nel VI secolo ai tempi della guerra gotica.
Non si conosce l'epoca della distruzione e forse andò in disuso in occasione della costruzione delle mura aureliane, nelle quali sembra mancare una porta in corrispondenza del ponte, anche a causa della vicinanza del ponte Elio. Potrebbe tuttavia essere contato tra i tredici ponti menzionati da un'iscrizione del IV secolo. Non doveva più essere utilizzabile nel VI secolo ai tempi della guerra gotica.
4 commenti:
Nel complesso del Santo Sirito lo scorso anno ci hanno fatto la conferenza della RGS....
The Cat
Comprendo il perchè. Ormai siamo in fin di vita!
Io l'avrei organizzata a Santa Maria della Pietà, era più indicata ^__^.
PS- per chi non è di Roma: Santa Maria della Pietà era una famosa clinica psichiatrica ed RGS sta per Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
Dovresti citare la fonte comunque sai...
leggere l'intero blog, pretty good
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