La visita, condotta da una ragazza particolarmente curiosa in quanto si muoveva e parlava, anche lei, come una guida virtuale, si è svolta per il maggior tempo calpestando un pavimento di vetro che si trovava ad una altezza di un paio di metri dal suolo.
Sorprendentemente fantastico è, però, il progetto realizzato da Piero Angela e dal suo team.
Infatti, oltre alla guida è stato possibile avvalersi di una serie di effetti luminosi e di un commento esplicativo che ci ha permesso di comprendere rapidamente il significato del ritrovamento, e di "rivivere" i luoghi dell'antica Roma attraverso suggestive ricostruzioni virtuali.
Siamo entrati virtualmente nella Roma Imperiale del IV secolo d.C., rimanendo comunque all'interno di un'area archeologica reale, straordinaria, di 1.800 metri quadrati.
Il commento sonoro, diffuso da 300 piccoli altoparlanti "a pioggia", grazie a musiche ed effetti particolari, sottolinea i momenti più suggestivi della visita.
Il progetto generale ha perfettamente riprodotto un'atmosfera "magica", prevalentemente buia, dove le luci creano sorprese ed emozioni.
Nella sala principale, la visita prevede quattro soste.
La prima sopra l'abside, la seconda nella parte centrale, la terza sopra i resti della scala, del piccolo mosaico e delle due statue, la quarta nuovamente nella parte centrale.
Il momento più ricco e sorprendente è stata la proiezione di un video, che grazie al computer graphic ci ha permesso di rivivere emozioni sospese nel tempo.
Infatti, è stata effettuata una ricostruzione virtuale degli ambienti culminata nella visione di un modello tridimensionale in cui le parti venute alla luce pian piano si trasformano in una domus, cioè nella villa romana.
La visita è proseguita nei due ambienti successivi: la 'sala del mosaico' e la 'sala dell'impluvio'.Nella prima abbiamo assistito alla proiezione di un video che racconta il muro rinascimentale, con particolare attenzione alla descrizione del prezioso mosaico. Poi nella sala successiva un effetto virtuale ci ha fatto intravedere all'esterno della casa dei lampi e un temporale che si stava avvicinando.
A questo punto ci siamo trasferiti nella sala adiacente del 'peristilio'. La sala è inizialmente buia. Poi sul pavimento appare una luce che disegna una traccia rettangolare. Il pavimento si illumina e appare il mosaico. Il disegno luminoso scompare, lasciando il posto al sottostante rettangolo formato dal mosaico. Dopo la descrizione del mosaico viene proiettata sul pavimento una ricostruzione virtuale dell'impluvio: una vasca con dell'acqua in movimento. Sulle pareti apparirà l'immagine di una sala adiacente e uno scorcio del patio.
In conclusione devo dire che l'iniziativa della Provincia di Roma è pienamente riuscita e spero che venga utilizzata anche per altri siti archeologici romani, come per esempio la Domus Aurea.
Un solo consiglio: io farei pagare l'ingresso! All'estero dobbiamo acquistare a prezzi esorbitanti i biglietti d'ingresso per ogni monumento privo di storia e qui regaliamo ai turisti ogni cosa.
2 commenti:
Salve! Sono una studentessa spagnola. Congratulazioni per il tuo blog, è molto interessante. Ho previsto di viaggiare a Roma. Mi piacerebbe visitare le domus che sono basso il Palazzo Valentini. Vorrebbe sapere dove devo reservare e comprare le entrate (se si può per Internet, o se non, dove devo dirigermi a Roma). Grazie per tutto.
Ciao Atenea, mi dispaice ma le domus per adesso non sono visitabili. Per qualsiasi notizia puoi contattare lo 060608 o visitare il sito http://www.provincia.roma.it. Il palazzo si trova in via IV Novembre, 119/A, a pochi passi da Piazza Venezia.
A presto e grazie per i complimenti.
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