martedì 1 maggio 2007

RECENSIONE


Sto finendo di leggere, con non poca fatica, il nuovo libro di Guido Cervo "Le mura di Adrianopoli".
Il romanzo segue altri lavori storici sicuramente più interessanti. Lo stile non è paragonabile a quello della Mc Cullough o del bravissimo Valerio Massimo Manfredi ma tra gli scrittori che si rifanno all'antica Roma non è da disprezzare (prima di questo libro).
L'autore dichiara di avere idee piuttoste chiare sulla narrativa storica e, scherzosamente, afferma spesso di scrivere i romanzi che vorrebbe leggere. Con il suo stile, secondo la sua casa editrice Piemme, tenta di raccontare la Storia come una vicenda corale, intrecciando fantasia e realtà.
Leggendo il suo romanzo effettivamente i punti di riferimento principali alla guerra tra Goti e Romani alla fine del IV secolo d.C sono corretti ma le diverse storie risultano superficiali e piuttosto simili alle vicende raccontate nei suoi precedenti libri.
Alla fine il romanzo risulta, a mio parere, lento e non entusiasmente. Nonostante le varie storie Cervo non riesce a svegliare la mia curiosità e sicuramente non aiuta il periodo scelto dall'autore che descrive un impero guidato da imbelli e corrotti imperatori che portano alla rovina con scelte sbagliate la più grande e longeva civiltà che abbia mai avuto la nostra terra.
In conclusione non ne consiglio la lettura.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Prova a leggere, se già non lo hai fatto, L'Impero dei Draghi, di V.M. Manfredi.... in pratica parla del contatto che pare ci sia stato tra la civiltà romana è l'antica Cina.... Poi Manfredi scrive benissimo...
Ciao Mimmo

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