L'ULTIMA LEGIONE

Grazie a Mimmo che ha ricordato in uno dei suoi commenti l'ultimo libro di Valerio Massimo Manfredi (l'anno del dragone) prendo spunto per parlare del primo romanzo che ho letto di quest'autore grazie al quale l'ho scoperto e apprezzato.

Sto parlando de "L'ultima legione"

Ambientato alla fine del V secolo d.C., l'autore racconta una avvincente storia in cui realtà e fantasia si uniscono a creare la grande avventura. Manfredi riesce a coinvolgermi e farmi vivere uno dei momenti cruciali della storia dell'antichità: il tramonto dell'Impero romano.

Su un sito internet ho trovato questo riassunto del romanzo: "I protagonisti sono un manipolo di legionari sopravvissuti alla distruzione dell'ultima legione romana, tre invincibili soldati e una valorosa guerriera che decidono di liberare l'ultimo imperatore d'Occidente, esiliato a Capri dal germanico Odoacre, e il suo misterioso precettore, Meridius Ambrosinus. Braccati attraverso tutta l'Europa, guidati da Meridius e dal valoroso comandante Aureliano, i fuggitivi giungeranno in Britannia dove affronteranno l'ultima impossibile battaglia. Lo scontro finale sarà deciso da un'arma segreta e invincibile: Ensis Caliburnus, la spada di Giulio Cesare ereditata dal piccolo Romolo, destinata a diventare famosa con il nome di Excalibur."

Grazie al suo lavoro di archeologo e a un coinvolgente stile narrativo Valerio Massimo Manfredi riesce a raccontare una storia di fantasia ma incastonata un contesto storico veritiero che mi ha permesso di "sentire", durante la lettura, quel paesaggio decadente degli ultimi anni dell'impero romano d'occidente. Apprezzo moltissimo il tentativo, secondo me riuscito, di scrivere un romanzo di fantasia in un paesaggio storico reale.

Se qualcuno dei miei amici lo volesse leggere non ho alcun problema a prestarlo!