domenica 29 novembre 2009

Collatina, riaffiora strada romana


da roma.repubblica.it

Sulla striscia d´asfalto corrono le auto lanciate verso la città. Accanto compare in tutta la sua intatta bellezza la pavimentazione della strada romana, basoli di lava come quelli usati per l´Appia Antica, per un tracciato ininterrotto di oltre 50 metri.

È stata la sorpresa dei lavori di ampliamento della Collatina, tra via dell´Acqua Vergine e largo Cicali. Perché nel corso dell´intervento, tra via Collatina e via Ponte di Nona, sono affiorati i poligoni di basalto del percorso che univa la città latina di Collatia a quella di Gabii. «La realizzazione della strada - spiega Stefano Musco, responsabile degli scavi per la Soprintendenza archeologica di Stato - è da collocarsi tra la fine dell´età regia e gli inizi dell´età repubblicana. Ma quella che noi abbiamo riportato alla luce risale alla sistemazione di età imperiale. Un ritrovamento significativo e qualificante del quadrante orientale del suburbio romano». Insieme alla strada, sono riemerse anche sepolture primitive lungo la Collatina e un´antica stazione di posta. I lavori di scavo e di catalogazione dei reperti sono stati finanziati dal Campidoglio. «Abbiamo messo a disposizione 170 mila euro per l´assistenza scientifica - spiega l´assessore ai Lavori pubblici e Periferie Fabrizio Ghera - con i quali sono stati effettuati i rilievi, la catalogazione di tutte le preesistenze individuate, dai reperti alle strutture archeologiche, e gli stessi scavi». «Il percorso riportato alla luce - racconta ancora l´archeologo Musco - si connette alla Collatina, importantissima strada che da Porta Tiburtina, nei pressi dell´attuale via Marsala, collegava Roma con Collatia, localizzata all´altezza della Rustica. Da Collatia a Gabii c´era invece questo tracciato, in origine chiamato via Gabina». In età imperiale questi due centri erano ormai stati inglobati a Roma, ma in età regia e repubblicana Collatia e Gabi conobbero popolarità e splendore. A parlare di Collatia è Tito Livio. Lo storico romano scrive che qui venne oltraggiata dal figlio del re Tarquinio il Superbo, Sestio, la nobildonna Lucrezia, moglie di Collatino, signore della città, che per l´onta si uccise. Da qui sarebbe iniziata la rivolta contro la monarchia, che portò alla nascita della res publica.
«Penso a un´ipotesi bella e suggestiva - riprende Musco - la segnalazione dell´antico tracciato della Collatina e della Gabina, da Casal Bertone fino alle rovine di Gabii. Si può scavare o no, ma il tracciato è noto punto per punto. Sarebbe un´occasione per rileggere la storia di questo territorio devastato da interventi urbanistici dissennati». «La scoperta ci rende consapevoli che l´integrazione tra antico e moderno è possibile, così come coniugare le esigenze di tutela di un bene con la valorizzazione di aree degradate - dichiara l´assessore Ghera - L´archeologia è una risorsa, un valore aggiunto per l´opera pubblica. È importante puntare su questa felice sinergia per rilanciare le periferie - conferma l´assessore - Non solo con la realizzazione di infrastrutture, ma anche attraverso la valorizzazione di elementi che ricostruiscano l´identità del territorio».
(29 novembre 2009)

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