Dopo aver visitato la Solfatara e l'Anfiteatro Flavio decidiamo di fermarci per il meritato pranzo e, per non perdere neanche un momento, Michele consiglia di mangiare nei pressi del tempio di Serapide.
Raggiungiamo senza problemi il tempio che è situato nei pressi della stazione Cumana.
Mi ricordo di aver visto il monumento in una trasmissione di Alberto Angela, in quanto l'area rappresenta la memoria storica dei fenomeni bradisismici che da sempre interessano l'area flegrea.
Sono chiaramente visibili, sulle colonne, le erosioni dovute agli abbassamenti ed innalzamenti del suolo circostante per mezzo dei litofagi.
A lungo ritenuto un tempio dedicato al dio egizio, il grande edificio costruito in età flavia era in realtà un Macellum, cioè il mercato pubblico (come testimoniano alcuni reperti storici).
Infatti, la denominazione di tempio è impropria e deriva dal fatto che durante alcuni scavi (1750) fu rinvenuta una statua del dio egiziano Serapis e, pertanto, i resti furono ritenuti appartenenti ad un Tempio.
Abbiamo pranzato proprio ai bordi del sito archeologico...........ma la recensione del ristorante la pubblicherò in un altro post.
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