Nel corso del VII secolo a.C. si afferma il sistema onomastico costituito da due elementi . Fino ad allora ciascun individuo si distingueva con un unico nome. A Roma l'affermarsi di forti gruppi aristocratici comporta una maggiore importanza assegnata al nome. Il nome oltre a distinguere un uomo dall'altro, deve anche permettere di individuarne l'appartenenza al gruppo famigliare. Il nome è composto da due elementi, dal nome assegnato al bambino al momento della nascita (prenome che corrisponde al nostro nome: per esempio Caio) e dal gentilizio (nome proprio della gens che corrisponde al nostro cognome:Giulio). Nella Roma repubblicana si comincia anche a sentire il terzo elemento che è un soprannome o una benemerenza (numidico, l'africano..., Cesare).
Per quanto riguarda le donne è usuale il semplice gentilizio, quando ci sono più figlie di solito si distinguono con l'aggiunta di minore, maggiore, terzilla e così via.
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