martedì 23 ottobre 2007

Villa Torlonia


Considerato che domenica prossima è in programma la visita organizzata dall'Associazione Edesia a Villa Torlonia penso sia utile evidenziare qualche cenno storico:
Villa Torlonia conserva ancora un particolare fascino dovuto all’originalità del giardino paesistico all’inglese, uno dei pochi esempi a Roma, e alla ricca, e inaspettata quantità di edifici ed arredi artistici disseminati nel parco.
Giovanni Torlonia, ottenuto il titolo di marchese nel 1797, acquistò nello stesso anno, per sancire la conquista del nuovo status, la Villa Colonna ( già Pamphilj) sulla Nomentana e incaricò Giuseppe Valadier di sistemare la tenuta in modo da renderla all’altezza delle altre Ville principesche di Roma.

Alla morte di Giovanni, il figlio Alessandro incaricò, nel 1832 , Giovan Battista Caretti, architetto e pittore, di arricchire e ampliare la tenuta. Oltre ad ampliare i vecchi edifici, assecondando il gusto eclettico del Principe, Caretti edificò anche alcune strutture a decorazione del parco: i Falsi Ruderi, il Tempio di Saturno, la Tribuna con Fontana, un Anfiteatro, il Caffe- house, la Cappella di S. Alessandro (quest’ultimi tre non più esistenti).

Nel 1919 fu scoperto un grande cimitero ebraico sotterraneo, nell’area nord–ovest della Villa.

Nel 1925 la Villa venne concessa come residenza a Mussolini fino al 1943. La presenza di Mussolini non comportò sostanziali modifiche; il Duce alloggiava nel Palazzo, utilizzando il Villino Medievale e la Limonia per la proiezione di filmati, feste e incontri culturali e il Campo da Tornei come campo da tennis. Anche il Parco non subì particolari interventi, tranne gli orti di guerra voluti dalla moglie del Duce.

Nel giugno del 1944 tutto il complesso fu occupato dalle truppe del comando anglo - americano che vi rimase fino al 1947.

Nel 1977 la Villa fu acquistata dal Comune di Roma e dal 1978 è aperta al pubblico. Dagli anni ’90 il Comune ha avviato una serie di consistenti interventi di restauro sia del parco che degli edifici: prima la Casina delle Civette, poi il Casino dei Principi, la parte meridionale del parco, il Villino Rosso fino al recente restauro della Limonaia, del Villino Medievale, del Casino Nobile, delle Scuderie Vecchie e della parte settentrionale del parco. Con l’ormai prossimo restauro del Teatro e della Serra Moresca, Villa Torlonia tornerà ai suoi antichi splendori.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

la visita merita. ci sono stato l'anno scorso. Gius

Anonimo ha detto...

Qualche anno fa ho visitato la Casina delle Civette e posso dire che è impossibile non restare affascinati dalla bellezza delle sue coloratissime vetrate artistiche. Belli anche i mosaici, le maioliche e le decorazioni sui muri.
Mi dispiace di non poter visitare il resto ma aspetto il tuo prossimo post.
Ciao Angela.

Andrea ha detto...

Se siete liberi venite anche voi domenica alle 15!

Anonimo ha detto...

Per questa volta mi accontenterò di vedere le tue foto perchè devo partire.
Ciao

Anonimo ha detto...

Sei un grande. Hai preferito studiare e renderci edotti prima della visita di domenica piuttosto che giocare a tennis. Certo se ero M. saresti corso. Ti voglio comunque bene.

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