lunedì 22 aprile 2024

Acquario di Roma (Esquilino)



Storia dal sito wikipedia e visitaroma

Non molti conoscono un piccolo gioiello nascosto nel quartiere esquilino: l'Acquario di Roma in piazza Manfredo Fanti a due passi da piazza Vittorio. 

L'edificio, progettato da Ettore Bernich, fu costruito tra il 1885 e il 1887 con lo scopo di creare un complesso di piscicultura e acquario. L'idea venne dall'ittiologo Pietro Garganico, che nel 1880 presentò al Comune un progetto per realizzarlo inizialmente in via Nazionale. Tuttavia, il progetto fu successivamente spostato al rione Esquilino, uno dei principali centri dell'espansione urbana umbertina intorno a Piazza Vittorio.

L'iniziativa economica non ebbe successo e la funzione di acquario durò per pochi anni, forse solo mesi, l'edificio tornò di proprietà ccomunale e la struttura fu utilizzata per varie attività, tra cui mostre, feste e spettacoli.

Dal 2002, completato il restauro avviato nel 1985, è diventato la Casa dell'Architettura di Roma, ospitando il Comune di Roma e l'Ordine degli Architetti di Roma.

Descrizione da turismoroma.it

L'Acquario Romano si presenta con un corpo cilindrico con un avancorpo di ingresso con arco a nicchione, cui si accede da due scale simmetriche. La facciata principale è riccamente decorata con elementi di ispirazione acquatica, come le sculture “La Pesca” e “La Navigazione”, ospitate nelle edicole ai due lati dell’ingresso, e il gruppo raffigurante il carro di Venere tirato da un tritone ed una nereide, sulla sommità dell'attico.

Nel giardino, è presente uno dei più interessanti tratti delle Mura Serviane, realizzate intorno al IV sec. a.C. per difendere Roma. Ciò che rimane non è solo la struttura in grandi blocchi di tufi, ma il sistema difensivo nella sua interezza: la cinta muraria ed il profondo fossato che la completava e rinforzava al suo esterno, a cui si addossa una serie di edifici di età imperiale.

Entrando, si accede nell'atrio dagli splendidi ornamenti "alla pompeiana", con nicchie ricche di statue, per poi giungere alla sala centrale, di forma ellittica, sovrastata da un lucernario. Un doppio ordine di colonne in ghisa, a sostegno della galleria superiore e del soffitto, scandisce la grande sala, dove al pianoterreno si aprivano le vasche - ora murate - decorate da specchiature dipinte da Silvestro Silvestri. L'ambiente affascina per la spettacolarità e la quantità delle decorazioni.

Ps: foto da wikipedia

Nessun commento:

Archivio blog