domenica 16 giugno 2024

Necropoli di San Paolo



Testo tratto dai siti della Sovraintendenza e Associazione culturale L'asino d'oro.

A circa 2 km dalle Mura di Aureliano, sorgeva nell’antichità in una vasta pianura alluvionale sulle rive del Tevere attraversata dalla via Ostiense, il cui percorso fino a questo punto coincideva con quello ricalcato dalla via moderna. Nell’area compresa tra la Rupe di S. Paolo e l’ansa del Tevere, si addensava una grande necropoli le cui tombe si disponevano lungo la via Ostiense e le arterie minori.

Gran parte di questa necropoli che si suppone ancora conservata nel sottosuolo e la cui estensione non è mai stata completamente perimetrata, deve ancora essere indagata. Dal ’700  furono messe in luce alcune tombe, altre ne furono scoperte successivamente in varie riprese. Ma solo negli anni 1917/18 i lavori di allargamento della via Ostiense hanno permesso una più puntuale documentazione del settore della necropoli ancora oggi in parte conservata, un ulteriore intervento di allargamento del 1933 portò lo scavo fino alle pendici della Rupe mettendo in luce i sepolcri attualmente visibili. 

Le tombe seguono l’andamento nord/sud dell’asse della via Ostiense e dimostrano una continuità d’uso dal I sec.a.C. al IV sec.d.C., documentando il passaggio tra l’uso del rito funerario dell’incinerazione e quello dell’inumazione, tra la fine dell’età repubblicana, il I secolo dell’impero ed il successivo II secolo.

I più antichi edifici funerari sono in prevalenza "colombari" a pianta quadrangolare nelle cui pareti interne erano ricavate piccole nicchie, in file di più piani, per la deposizione delle urne cinerarie.

Per una descrizione sommaria del sito  vi consiglio il sito dell' Associazione culturale L'asino d'oro .

Per l'associazione la necropoli rappresenta , con le sue differenti sepolture e le sue delicate pitture, un sito assolutamente da visitare. In esso infatti si può cogliere pienamente il riflesso delle graduali ma significative trasformazioni sociali, economiche e culturali, avvenute a Roma tra l’epoca pagana e l’avvento del Cristianesimo.

Per nformazioni e prenotazioni sia per gruppi che per singoli è necessario rivolgersi allo 060608 dalle 9.00 alle 19.00  (vedi sito della sovraintendenza)


mercoledì 29 maggio 2024

La scatola archeologica



Dal sito https://www.scatolaarcheologica.it/ 

Le prime testimonianze archeologiche di frequentazione dell’area risalgono all’epoca della fondazione di Roma nell’VIII secolo a.C.; fra il VI e il III secolo a.C. viene realizzato un muro in blocchi di tufo interpretabile come una torre di guardia, interna alle fortificazioni i cui resti monumentali sono oggi visibili a piazza Albania e in via di Sant’Anselmo.

Un successivo intervento della fine del III secolo a.C. rialza sensibilmente il piano di frequentazione con una colmata di terra e detriti che ha restituito moltissime ceramiche di quell’epoca. Alla metà del II secolo a.C. all’interno di una poderosa muratura in opera incerta, inizia a svilupparsi una domus, inaugurando il cambiamento di destinazione d’uso della zona, da militare a residenziale.

Della domus sono stati riconosciuti i settori abitativi, quelli funzionali per l’immagazzinamento delle derrate alimentari e i sistemi idraulici per lo smaltimento delle acque. I continui rifacimenti edilizi, voluti dalle successive generazioni di proprietari nell’arco di oltre due secoli, dal I a. C. fino al II d. C, sono testimoniati da sei livelli pavimentali sovrapposti che riflettono la ricchezza dei proprietari, forse impegnati nelle attività commerciali dell’Emporium tiberino. Tali trasformazioni sembrano in parte legate all’instabilità del sottosuolo, attraversato da cave per l’estrazione di tufo e pozzolana come materiali da costruzione.

Un’altra straordinaria scoperta consiste in un tramezzo murario con decorazione dipinta, realizzato con un nucleo in terra battuta, una tecnica edilizia raramente attestata a Roma.

Ad epoca traianea (98-117 d. C.) risale un frammento musivo con iscrizione che riflette l’uso semipubblico di un ambiente, riservato ai membri di una associazione. Negli anni di regno dell’imperatore Adriano (117-138 d. C.) si realizzano mosaici in tessere bianche e nere con decorazioni geometriche mentre in età antonina (150-175 d. C.), in quattro vani contigui, i mosaici a motivi geometrici o vegetali sono arricchiti da riquadri in tessere policrome, raffiguranti un pappagallo dalle piume variopinte e un kantharos da cui fuoriescono tralci di vite carichi di foglie e grappoli d’uva.

Per la valorizzazione di questo straordinario complesso la Soprintendenza, con il finanziamento di BNP Paribas, ha ideato una “scatola archeologica”, un contenitore architettonico nel quale sono state delocalizzate e riposizionate le strutture murarie e pavimentali, accanto alle altre stratigrafie riportate in luce durante lo scavo. Le suggestive immagini multimediali di Paco Lanciano e la voce narrante di Piero Angela accompagnano i visitatori in questo emozionante viaggio nel passato.

lunedì 13 maggio 2024

domenica 12 maggio 2024

Tropa de elite (prime) ⭐️⭐️⭐️


⭐️⭐️⭐️

"Tropa de Elite" è un film sudamericano acclamato che affronta brutalmente la società brasiliana attraverso la lente di tre uomini legati al mondo della violenza. 

Il regista José Padhila offre uno sguardo senza compromessi sul Brasile, evidenziando la disperazione e la violenza pervasiva nelle favelas. Il film non risparmia né i criminali né la polizia, ma prende di mira le classi agiate che alimentano il ciclo di violenza attraverso il traffico di droga. 

L'opera è osannata per il suo rigore documentaristico e per il suo coraggio nel mostrare una realtà spesso trascurata dai media. Gli attori, nonostante alcuni eccessi recitativi, si dimostrano all'altezza dei loro ruoli, con Wagner Moura che interpreta il capitano in bilico tra giustizia e vita familiare, mentre André Ramiro e Caio Junqueira completano il cast con performance solide.


Un film cruento di azione  consigliato per chi ama il genere. 

sabato 11 maggio 2024

Shogun (Disney +) ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

 


⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

"Shōgun" è una serie storica ambientata nel Giappone feudale trasmessa su Disney +, che si distingue per la sua capacità di coniugare intrattenimento di alta qualità e documentario sulla cultura e la storia giapponese.

L'opera offre uno sbalorditivo mix di avventura e profondità storica, riuscendo a coinvolgere e appassionare lo spettatore fin dalle prime scene. Tuttavia, devo ammettere che può risultare un po' difficile seguirlo, dato che i dialoghi in giapponese non sono doppiati ma sottotitolati. Nonostante ciò, vale assolutamente la pena immergersi in questa esperienza cinematografica unica.

Uno dei pochi aspetti critici della serie riguarda il protagonista straniero, Blackthorne, interpretato da Cosmo Jarvis che, a mio avviso, manca assolutamente di carisma, dando l'impressione di essere sempre smarrito e disorientato. Probabilmente, il mio giudizio potrebbe essere condizionato dalle meravigliose interpretazioni degli attori giapponesi, in particolare di Anna Sawai e di Hiroyuki Sanada, che riescono a catturare appieno l'essenza dei loro personaggi.

In conclusione, "Shōgun" rimane una gemma rara e imperdibile, capace di trasportare lo spettatore in un Giappone feudale avvolto dal mistero, tradizione e conflitto. La serie, offrendo uno sguardo avvincente e coinvolgente su un periodo storico affascinante, arricchito da una cura quasi maniacale per i dettagli storici e culturali, rappresenta un'esperienza televisiva che non solo intrattiene ma, anche, arricchisce culturalmente.

venerdì 10 maggio 2024

Osteria 22quattro (Appio Latino)⭐️⭐️⭐️⭐️



⭐️⭐️⭐️⭐️

L'Osteria 22quattro si trova nella zona di Appio Latino, non particolarmente ben servita dai mezzi pubblici, sebbene a soli 20 minuti di distanza si trovi la fermata della metro Re di Roma. La situazione del parcheggio è drammatica, da tenere in considerazione per chi arriva in auto.

Il locale è un vero gioiellino, con un arredamento semplice ma curato. Gli spazi sono limitati e i tavoli sono ravvicinati, ma comunque confortevoli. Vista la ridotta capacità, è consigliabile prenotare in anticipo.

Il servizio è informale e il personale si dimostra cordiale ed efficiente. Questa è stata la mia seconda visita e in entrambe le occasioni ho mangiato davvero bene. La cucina propone piatti tradizionali, con un menu adatto a ogni gusto.

Tra le pietanze ordinate, ottimo il Gran Tagliere, ideale per due persone (bruschette miste, lombetta di maiale, prosciutto crudo, cacione al forno, bufala campana Dop, fiori di zucca Osteria 22quattro e zucchine marinate), eccellenti il Tonno in Crosta di Mandorle (tonno scottato in crosta di mandorle, servito con scarola ripassata con alici e olive e salsa teriyaki) e  il Tiramisù fatto in casa (preparato con savoiardi, caffè e mascarpone).

I piatti sono eccellenti, con sapori equilibrati che esaltano la loro semplicità.

Il conto è in linea con la qualità del cibo e la posizione del locale.

In conclusione Osteria 22quattro è consigliatissima per una cena informale di coppia o un gruppo ristretto di amici. 



giovedì 9 maggio 2024

... non ci posso credere ⭐️⭐️⭐️



⭐️⭐️⭐️

Una commedia sentimentale francese con tre protagonisti interpretati da attori italiani. Il film riesce a strappare qualche sorriso grazie alla bravura di Neri Marcoré, anche se il suo personaggio risulta troppo caricaturale. Nonostante i numerosi difetti, che vanno dai personaggi delineati con approssimazione a un doppiaggio veramente agghiacciante, il film risulta godibile, anche se non bisogna avere grandi aspettative.

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