"Una notte bianca ebraica dal sapore mistico", come la chiama Riccardo Pacifici, e poi quattro giorni di cultura, tra musica, arte ed eventi. Sono tanti gli appuntamenti al via la sera del 17 settembre, con la Notte della Cabbalà, e il Festival internazionale di letteratura ebraica.
Cabbalà nella lingua di David è l'atto del ricevere, e l'offerta è davvero ampia con l'organizzazione di Roma Capitale attraverso Zètema e il patrocinio della comunità ebraica romana presieduta da Pacifici.
Il momento clou della Notte sarà l'incontro con lo scrittore Abraham Boolie Yehoshua che sarà intervistato da Marino Sinibaldi alle 21 di sabato al Tempio di Adriano, con letture di Massimo Ghini.
Sarà l'unico tra gli appuntamenti della Notte tutti a ingresso gratuito che si svolgerà fuori dall'ex ghetto, il "quartiere allargato come lo chiama Pacifici tra lungotevere de Cenci (con il museo accanto al Tempio maggiore aperti fino all'una del mattino, ndr) al Teatro di Marcello. L'idea è di stare assieme fino alle 2.30 in modo intenso e gioioso per introdurre al Festival che, arrivato alla sua quarta edizione, non è più soltanto della Letteratura, ma anche della Cultura ebraica".
Nella Notte, esercizi commerciali e ristorante della zona aperti e ancora letteratura alle 22.30 al palazzo della Cultura i dialoghi sulla Cabbalà con la studiosa Yarona Pinhas , la psicologa Daniela Abravanel e il rabbino Benedetto Carucci e tanta musica.
Al Teatro di Marcello alle 20.30 Tango Project, alle 22.30 lo spettacolo di poesie e musiche "Oh dolce melograno" con Olek Mincer e Lisa Paglin, alle 0.30 il concerto "Yovel" con la voce di Evelina Meghnagi, le chitarre di Domenico Ascione e le percussioni di Arnaldo Vacca.
E ancora in largo XVI ottobre 1943: l'ex Almamegretta Raiz in concerto alle 21.30, alle 23.30 la danza con "Petah Tikva" e le coregografie di Mario Piazza e alle 00.15 i Mishmash & Friends, tra musiche klezmer e balcaniche in un incontro di culture. Ancora la musica strumentale degli ebrei ashkenaziti dell'Europa dell'est sarà la protagonista dello show del Tikkun project della Klezmerata Fiorentina alle 01.30 al palazzo della Cultura.
Per il teatro, "Bucefalo, il pugilatore" di e con Alessio De Caprio alla mezzanotte al Palazzo della Cultura.
Il 18 si aprirà il festival a cura di Ariela Piattelli, Raffaella Spizzichino e Shulim Vogelmann. Domenica 18 è la giornata dedicata al Talmud: al Palazzo della Cultura, al ghetto, Stefani Levi della Torre e Roberto della Rocca alle 11.30 e Haim Baharier alle 20.30 racconteranno le Scritture che presto saranno tradotte integralmente in italiano.
Al museo ebraico alle 18.30 la storia del Talmud a Roma nella mostra "L'istruzione di Sacro e civile" con Silvia Haia Antonuccie il rabbino capo Riccardo Di Segni. Il giorno dopo alle 19, alla galleria Ermanno Tedeschi la mostra dello scultore e pittore Menashe Kadishman, in quella che al Palazzo della Cultura sarà anche la giornata delle scrittrici Eliette Abécassis (alle 17) e Ronit Matalon alle 21.
Il 20 settembre alle 10.30 la presentazione de "Il ContorSionista", esordio autobiografico di Fabio Sonnino. Alle 19 Bice Migliau e Stefano Caviglia racconteranno l'emancipazione degli ebrei romani dopo l'apertura del ghetto e l'Unità d'Italia e alle 20,30 teatro giudaico romanesco con "A spasso pè ghette" del laboratorio tea¬trale "Le palme", a cura di Alberto Pavoncello.
La chiusura del Festival è affidata al vincitore del Man Booker Prize 2010 Howard Jacobson, intervistato da Roberto Cotroneo, e al jazz di Daniel Zamir.
Articolo di GABRIELE ISMAN pubblicato il 13 settembre 2011 su www.repubblica.it
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