la fontana delle tartarughe

Ogni tanto mi piace passeggiare tra i vicoli di Roma per scoprire degli scorci della nostra città poco noti.

In una di queste incursioni tra il ghetto e largo di torre Argentina mi sono imbattuto nella fontana delle Tartarughe che si trova nella piccola piazza Mattei, nel rione Sant'Angelo.

Alimentata dall'acquedotto Vergine la fontana era stata prevista nella vicina piazza Giudea, sede di mercato, ma per le pressioni di Muzio Mattei venne invece costruita nella piazza davanti il suo palazzo.
Fu costruita, su progetto di Giacomo della Porta nel 1581 e i lavori furono condotti dallo scultore Taddeo Landini, che avrebbe dovuto realizzare quattro efebi e otto delfini, previsti prima in marmo e poi in bronzo. I lavori si conclusero nel 1588 e quattro dei delfini previsti non furono messi in opera perché la pressione dell'acqua non consentiva l'elevazione prevista. Questi delfini furono poi utilizzati per la Fontana della Terrina, allora posta in Campo de' Fiori e ora spostata davanti alla Chiesa Nuova.

La leggenda popolare, falsa, narra che il duca Mattei, il cui palazzo si affaccia sulla piazza che alloggia la fontana, per stupire il futuro suocero, facesse realizzare in un solo giorno la fontana.
Il giorno successivo fece venire la promessa sposa con in padre e li fece affacciare dalla finestra per ammirare l'opera.
Dopo, perché nessun altro potesse più godere dello stesso spettacolo il giovane duca fece murare la finestra che così è arrivata a noi.
Il problema è che mentre la fontana è del 1585-88, il palazzo fu costruito più tardi, solo nel 1616.