sabato 19 gennaio 2008

da Felice a Testaccio


da una recenzione di Marco Bolasco (Gambero Rosso):


Qualche giorno fa sono tornato "Da Felice a Testaccio", trattoria storica che molti romani conoscono ma che oggi rivive con un'anima nuova. Mi era piaciuto la prima volta che c'era stato ma questa volta mi è piaciuto di più. E non è solo per l'ottima matriciana, il cacio e pepe da primato, l'abbacchio dal sapore "nitido" e il tiramisù "della casa" nel bicchiere. Mi piace perché sono bravi a gestire i numeri, perché il locale è stato ripensato con gusto e stile, perché la squadra montata da Flavio (il padrone di casa) è fatta da giovani veloci e pieni di entusiasmo che ti trasmettono il loro piacere di lavorare.
E alla fine, mangiando in un locale rumoroso, che fa i doppi turni (e qualche volta ti tocca aspettare ma ne vale la pena), dove si mangia la classica cucina romana...
...ti sembra di aver mangiato e di essere stato come a Roma non capita quasi mai.
Perché la "pulizia" di un sapore, la cortesia di un trattore, l'orgoglio di chi serve a tavola sapendo che il suo è un ruolo importante non sono mica cose da poco. "

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